Presentazione accorsatissima per l'opera prima di Giuseppe Camicia, musicista castellanese e docente di chitarra al liceo “Cirillo” di Bari.
Da poche settimane in libreria, ''Non abbiamo scelto di essere liberi'', Florestano edizioni, è stata al centro, ieri sera, dell'evento curato dall'associazione ''Nino Rota''. Nelle sale del Museo speleologico ''Franco Anelli'', alle Grotte di Castellana, s'è dipanato il racconto delle trecento pagine di un volume denso di colti riferimenti musicali, viaggi sciamanici, atmosfere western e cavalli, natura selvaggia e inferni urbani.
Dopo i saluti di rito del presidente del sodalizio musicale Vito Rubino, dell'assessore comunale Davide Sportelli, accorse più voci per celebrare il battesimo ufficiale dell'opera: quella dell'angelica Lori Coletti, delicata interprete accompagnata alla chitarra dallo stesso Camicia, quella dell'enciclopedico musicofilo Antonello Martino, quella dell'autore che, alla sua prima prova di penna, stupisce per la densità del racconto, la profondità dei contenuti, la credibilità dei personaggi.
Protagonisti ispirati, peraltro, alla band vessillo del southern rock, The Allman Brothers Band, cinque ragazzi della Florida capaci, nonostante andate e ritorni, morti violente, dipendenze e conflitti, di restare nella storia della musica del secondo Novecento. Ma, attraverso la parabola emblematica della band fittizia, si vuole dire altro, riflettere sui grandi interrogativi legati all'esistenza, tra libertà e responsabilità, fughe nel passato e ipnotiche incursioni nella propria coscienza.
Coloro che avessero mancato la bella serata, moderata da Daniela Lovece, e volessero assicurarsi una copia de ''Non abbiamo scelto di essere liberi'', scrivano a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o visitino la pagina Facebook dell’Associazione Musicale Nino Rota.
Foto di Fabio Francesco Barletta.