Presso l’anfiteatro "Artinscena" di Castellana-Grotte, buono il riscontro della due giorni dell'associazione filodrammatica "Ciccio Clori" dedicata alla messa in scena de “La calzolaia prodigiosa”.
Un bella prova per il sodalizio presieduto da Luigi De Lucia la proposta della "farsa violenta", datata 1930, dell'autore spagnolo Federico García Lorca. Com'è noto, si tratta di una delle ultime opere del poeta, fucilato da militanti del movimento politico CEDA nel 1936 perché "di sinistra, omosessuale e massone".
Per l'adattamento e la regia di Maria Serena Ivone, con Valentina Fantasia nel ruolo della calzolaia, Vito Taccone il calzolaio, Lisa Nitti nella vicina verde, Maria Serena Ivone nella vicina rossa, Gabriella Paratore nella vicina gialla, Federico Campanella il bambino, Piero Mastroleo il giovanotto, si è proposta la storia di un matrimonio combinato tra una bella ragazza e un attempato calzolaio.
Ambientati in un luogo senza tempo, in un interessante parallelismo tra l'Andalusia e il nostro Meridione, i fatti vedono nelle chiacchiere della gente, nel calore dei rapporti umani, nella passione dirompente della zapatera, categorie senza tempo, istituti cogenti la nostra società di ieri, come di oggi.