Dopo la premiazione a Cesena, trasferta romana per i ragazzi del PON ''Il nostro giornalino scolastico''. Ci racconta dell'entusiasmante esperienza Martina Sgobba, alunna della terza classe della Scuola secondaria di I grado ''Viterbo'' di Castellana-Grotte.
Noi ragazzi delle classi prime, seconde e terze della Scuola Secondaria di primo grado “Silvia Viterbo” di Castellana-Grotte, il 21 e il 22 maggio abbiamo potuto visitare Palazzo Madama e Palazzo Montecitorio, rispettivamente sede del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, come viaggio d’istruzione “premio” previsto dal Modulo “Il nostro giornalino scolastico”, che abbiamo frequentato a scuola in diversi pomeriggi dello scorso inverno.
Durante le attività del Modulo abbiamo affrontato varie tematiche legate al mondo del giornalismo, per poi intervistare alcuni importanti esponenti della politica locale e nazionale, dello sport, della musica, del costume e produrre un giornalino ricco di tutte le nostre interviste ed esperienze.
Due dei nostri ospiti, la senatrice Patty L’Abbate e il deputato Ubaldo Pagano, ci hanno invitati a visitare i palazzi del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, ovvero i due rami del Parlamento Italiano, per poter entrare nel vivo della vita politica e della sua organizzazione.
Così, abbiamo immediatamente colto l’opportunità e, accompagnati dalle docenti Giuseppina Genco, Giuseppina Luisi, Ornella Mastrangelo e dall’esperta esterna del PON, la giornalista Daniela Lovece, ci siamo recati a Roma per una visita di due giorni.
Nel pomeriggio della prima giornata, abbiamo visitato Palazzo Madama, dove ci attendeva per un saluto la senatrice Patty L’Abbate, lcia quale ha brevemente spiegato quello che ci attendeva: una meraviglia tanto emozionante, quanto ricca di storia e di arte.
L’assistente parlamentare che ci ha fatto da guida ci ha spiegato la storia di questo palazzo, che oggi ospita l’Aula legislativa del Senato.
Il terreno su cui sorge l’edificio inizialmente apparteneva ai monaci dell’abbazia di Farfa, che nel 1478 lo cedettero al re di Francia, il quale a sua lo affidò al vescovo di Chiusi, che fece costruire il primo nucleo della costruzione, per ospitare i pellegrini francesi a Roma.
Nel Cinquecento il palazzo fu acquistato da Giovanni de’ Medici, futuro papa Leone X, e poi passò a Giulio de’ Medici, papa con il nome di Clemente VII. In questo periodo vennero realizzati importanti lavori di ristrutturazione da Giuliano di Sangallo.
Nel 1534 l’edificio fu ereditato da Alessandro de’ Medici e alla sua morte andò alla sua vedova, Margherita d’Austria, figlia naturale dell’imperatore Carlo V, detta la “Madama”, alla quale si deve il nome del Palazzo.
Esso rimase nelle mani della famiglia de’ Medici e poi dei Granduchi di Toscana fino al 1755, quando fu acquistato da papa Benedetto XIV, che lo utilizzò come palazzo pubblico dello Stato Pontificio.
Appartenne allo Stato Pontificio fino al febbraio del 1871, quando venne scelto come sede del Senato del Regno d’Italia, per poi diventare, il 2 giugno del 1946, sede del Senato della Repubblica Italiana, in seguito al referendum a suffragio universale, con il quale i cittadini scelsero come forma di governo la Repubblica.
L’architettura è tipicamente rinascimentale e, non appena noi ragazzi ci siamo spostati al suo interno, siamo subito stati sommersi dal calore e dall’eleganza delle stanze.
Dopo aver visitato la Sala Garibaldi, la Sala del Risorgimento, quella dello Struzzo ed il Transatlantico, così chiamato per la somiglianza all’omonima Sala di Montecitorio, siamo entrati nella famosa Aula dove vengono discusse le leggi che noi cittadini dobbiamo rispettare.
Lì abbiamo potuto prendere posto sulle stesse sedute che ospitano i nostri parlamentari e abbiamo potuto osservare l’aula nei suoi minimi dettagli.
Ci siamo sentiti come veri senatori, abbiamo immaginato l’aula nel pieno dei suoi lavori e abbiamo compreso i meccanismi e le fasi dell’attività legislativa. Insomma, una coinvolgente e utilissima lezione di Cittadinanza e Costituzione.
La mattina del giorno seguente, ci siamo recati a Montecitorio, dove ci attendeva il deputato castellanese, Ubaldo Pagano, che ci ha accompagnati durante la visita e ci esortati ad ammirare la maestosità del Palazzo, illustrandone alcuni aspetti.
Anche qui un Assistente parlamentare ci raccontato la storia del palazzo, iniziata nel 1653, quando papa Innocenzo X commissionò a Gian Lorenzo Bernini la realizzazione di una residenza per la famiglia Ludovisi.
Morto Innocenzo X, i lavori furono sospesi e ripresi molto tempo dopo da papa Inncenzo XII, che, dapprima, voleva destinare il palazzo a ospizio per i poveri e poi decise di installarvi la Curia apostolica, cioè i Tribunali pontifici. I lavori furono affidati a Carlo Fontana, che modificò il progetto del Bernini.
Il Palazzo in seguito fu anche utilizzato dai papi come sede del Governatorato di Roma e della polizia dello Stato Pontificio.
Nel 1790, dopo l’annessione di quest’ultimo all’Italia e il trasferimento della capitale a Roma, il palazzo venne scelto come sede della Camera dei Deputati del nuovo Regno.
Venne affidato all’ingegnere Paolo Comotto il compito di costruire l’Aula legislativa, che fu realizzata in ferro e legno, ma ben presto si dimostrò inadeguata.
Essa quindi venne chiusa e se ne utilizzò una provvisoria fino al 1918, quando i lavori per la costruzione di una nuova Aula vennero commissionati all’architetto Ernesto Basile, noto esponente dello stile liberty italiano.
A lui si deve il grande salone detto “Transatlantico”, così denominato per il suo arredo, tipico delle grandi navi dei primi anni del Novecento e che divide la parte barocca dell’edificio da quella novecentesca.
Prima di entrare nell’Aula legislativa abbiamo visitato varie Sale, tra cui la Sala della Lupa, dove è custodita una delle tre copie originali della nostra Costituzione, la Sala delle Donne e, appunto, il Transatlantico. Grande impressione ha suscitato in noi la Sala delle Donne, alle cui pareti vi sono le foto delle grandi donne che hanno fatto la storia della nostra Repubblica, tra cui le 21 “madri Costituenti”, che, facendo parte dell’Assemblea Costituente, ebbero l’onore di scrivere la nostra Costituzione.
Infine, abbiamo avuto accesso ad una delle dieci tribune dell’Aula legislativa, dove abbiamo potuto osservare dall’alto l’Aula in tutte le sue sfumature e la sua magnificenza.
La nostra visita a Roma si è conclusa con una passeggiata per le vie principali della Capitale, per poi tornare a scuola più ricchi e con un’idea più chiara di cosa voglia dire essere cittadini e partecipare attivamente alla vita della nostra cara Italia.
Indescrivibili sono state le emozioni provate: ci siamo sentiti pervasi dalla bellezza, dall’arte e dalla storia. Abbiamo ammirato e visitato due dei Palazzi più importanti d’Italia, due gioielli, che hanno destato in noi stupore e nei nostri occhi incanto.
Martina Sgobba, III B
Gli studenti con la senatrice Patty L'abbate
Gli studenti con il deputato castellanese Ubaldo Pagano