Riceviamo e pubblichiamo comunicato congiunto di ''Insieme CambiAmo Castellana'', "Milleluci" e "Valori in Comune".
“Dopo 77 anni di storia Castellana ha perso la direzione dell'istituto di ragioneria “Luigi Pinto” grazie al disinteresse del sindaco Francesco De Ruvo. Castellana è la nostra città. La difenderemo sempre”. Con questo manifesto affisso per la città, tre movimenti civici cittadini – Insieme CambiAmo Castellana, Milleluci e Valori in Comune – pongono sotto i riflettori un'emblematica vicenda amministrativa in cui la guida cittadina ha mostrato tutti i suoi limiti. “Abbiamo appreso solo a cose fatte della fine ingloriosa di una storia scolastica che ha segnato l'intero dopoguerra – afferma il presidente del Consiglio comunale Emanuele Caputo che ha alimentato in assise la discussione sul tema – grazie ad una mozione urgente presentata dal consigliere comunale Domenico Quaranta e sottoscritta da altri consiglieri di maggioranza. Da rapide verifiche fatte con i soggetti interessati è emerso che l'iter si era già concluso e che i vertici dell'Amministrazione comunale avrebbero dovuto porsi prima il problema visto che c'erano già stati segnali in questo senso e di ciò non si poteva tener conto”. Un iter che ha messo a nudo tutta l'insipienza della guida amministrativa comunale che di fatto avrebbe dovuto seguire con più attenzione e passione la situazione: “È stato particolarmente mortificante – aggiunge il presidente Caputo – parlare della fine del “Luigi Pinto” in un'aula intitolata all'onorevole Maria Miccolis, che ha dedicato tutta la sua vita professionale allo stesso istituto in cui hanno operato da docenti e si sono formati da studenti diversi castellanesi che hanno esercitato il ruolo di primo cittadino. Per quel che potremo, cercheremo di richiamare tutto l'interesse possibile sulla vicenda al fine, quanto meno, di mantenere lo status quo e far sì che la direzione dell'istituto rimanga a Castellana affinché si possa consolidare e completare il processo di rilancio già avviato dal dirigente dell'istituto “Angelo Consoli”, in un momento molto favorevole per il settore come dimostrato dall'organizzazione dell'iniziativa che ha visto protagonista il ragioniere generale dello Stato Antonio Mazzotta, nello scorso mese di settembre. La storia della ragioneria castellanese non può e non deve finire così”.