Il sindaco di Castellana-Grotte Francesco De Ruvo replica alle considerazioni espresse da "CambiAmo Castellana", "Milleluci" e "Valori in Comune" sull'I.T.C. ''Luigi Pinto''.
Care concittadine e cari concittadini, buongiorno.
Dopo i manifesti anonimi arrivano, puntuali, i manifesti delle bugie. Complimenti davvero a chi vuole inaugurare in modo tanto becero la campagna elettorale.
Ebbene, questa mattina sono comparsi altri manifesti contro di me. Sì, non contro il sindaco ma contro Francesco De Ruvo, accusato questa volta di “disinteresse” su una questione di organizzazione scolastica.
Vi spiego in breve cosa è successo anche perché in quei manifesti oltre alle accuse infami non c’è nulla.
L’istituto tecnico Pinto è stato accorpato, non più all’Alberghiero di Castellana Grotte, ma all’istituto tecnico Pertini di Turi.
In pratica, per gli studenti non cambia nulla, se non il nome del dirigente. Detto questo, la responsabilità di tale scelta di organizzazione scolastica è in capo alla Regione Puglia non certo al Comune.
I Comuni infatti non hanno nessuna competenza in merito al dimensionamento scolastico, se non un parere consultivo non obbligatorio che, può essere esercitato se si è messi a conoscenza delle intenzioni delle Istituzioni Scolastiche e/o della Città Metropolitana che avanza delle proposte.
La decisione della Regione Puglia è stata in difformità con il parere più autorevole della Città Metropolitana e dell’USR (Ufficio Scolastico Regionale), per cui inaspettato ed imprevedibile per tutti. Ciò detto, gli alunni che frequentano Castellana, continueranno a frequentare gli Istituti e gli immobili a Castellana.
Pertanto se pressioni politiche ci sono state, sono arrivate probabilmente da esponenti turesi che hanno fatto leva sui loro riferimenti presso il Consiglio Regionale o a livello anche più alto, e che sono poi gli stessi riferimenti politici di chi oggi mi accusa in modo tanto vile.
Siamo davanti al classico gioco delle tre carte.
So qualcosa, lo nascondo, poi si realizza e a quel punto do la colpa al mio “nemico” politico.
Siamo davvero a questo punto, purtroppo.
E siccome a me piacciono le cose trasparenti e non le parole anonime lasciate sui muri, ho fatto un accesso agli atti e verificato che i manifesti in questione sono stati prodotti dal Presidente del Consiglio, Emanuele Caputo, colui che ricopre un ruolo istituzionale nell’ente grazie ad un mandato poi tradito. Tradito per motivi bassissimi di cui renderò partecipi i cittadini nelle sedi e nei momenti più opportuni.
E' la stessa persona che appena pochi mesi fa proprio nella Sala Consiliare di Castellana Grotte aveva partecipato ad un incontro a cui avevano preso parte gli stessi esponenti politici turesi e regionali che probabilmente oggi festeggiano per aver portato a termine il loro progetto a favore di Turi.
Nella cena che è seguita a quell’incontro a Castellana, alla quale non sono stato invitato, essendo stata organizzata dallo stesso Caputo e dalla consigliera Valerio, è possibile che non siano stati informati dei progetti in corso dai loro amici di corrente?
E se sì, perché non ha coinvolto l’intera assise comunale ed il sindaco per intervenire per tempo?
Ha preferito, forse, attendere il verificarsi degli eventi per poi dare colpe a chi non ne ha?
Quanto vorrei potermi sbagliare perché qua c’è puzza di complotto ai danni del nostro paese, per puri scopi elettorali.
Più in basso non si poteva cadere.
Aspetto da Caputo, e da chi condivide il suo agire, delle spiegazioni. Vorrei sapere da loro dove ci sarebbe stato il mio disinteresse di fronte ad una notizia che mi è stata volutamente tenuta nascosta.
Siamo ancora una volta di fronte all’ennesimo episodio di bassezza, odio politico e personale, mancato rispetto della verità e nei confronti dei cittadini.
Castellana Grotte e i castellanesi si meritano certamente di meglio.