Dopo il consiglio comunale monotematico convocato d'urgenza il 5 febbraio scorso, i rappresentanti locali delle forze di centro-sinistra ci scrivono:
Oramai è cristallino. Al Sindaco Tricase e alla maggioranza di centro-destra la casa di riposo comunale “Maria Boccardi” proprio non piace. Non c’è voluto molto tempo, nel corso del Consiglio Comunale tenutosi mercoledì 5 Febbraio, per comprendere lo spirito di disaffezione nei confronti della struttura, dei pazienti e del personale lavorativo da parte loro.
Fatto salvo che il numero legale utile al prosieguo del Consiglio Comunale fosse mantenuto dalla minoranza (di qui già si intuisca l’attaccamento alla problematica), abbiamo capito che tra Sindaco, Giunta e Maggioranza e funzionario del III servizio non esiste un rapporto di mutua collaborazione, come dovrebbe essere, vista l’affermazione del primo cittadino: “le determine non le fa la giunta, dovreste saperlo”. Riferendosi, omertosamente, alla determina di chiusura della casa di riposo, intimata dai NAS all’incolpevole funzionario suddetto.
Abbiamo anche capito che per Sindaco, Giunta e Maggioranza di centro-destra, Castellana Grotte non fa parte della Regione Puglia, né territorialmente né giuridicamente, dato che gli stessi, quasi scandalizzati, a sette anni dalla promulgazione del regolamento regionale sulle case di cura, asserivano, stizziti, che la Regione avrebbe potuto aspettare, ancora, nell’applicazione del regolamento stesso. Magari altri sette anni, in barba a tutte le case di cura che invece avevano investito tempo e denaro per adeguarsi.
Si potrebbe anche dire con assoluta certezza che, al momento, si è verificato che non sono state intraprese assolutamente misure di sostegno, successive alla data del 28 Febbraio prossimo (data di cessazione di ogni servizio agli utenti della casa), per garantire almeno agli anziani indigenti, un tetto e un’assistenza. Situazione condita anche dalla beffa delle bugie sulla presunta disponibilità di posti in altre case di cura, smascherate abilmente dal Consigliere Comunale Vito D’Alessandro e rimaste per fortuna a verbale di seduta consiliare.
Si è,altresì, compreso che gli stessi, Sindaco, Giunta e Maggioranza, abbiano poche idee, ma ben confuse, sul destino della casa di riposo di Pozzo Cucù, al momento congelata burocraticamente e legata solo ai soliti “provvederemo, faremo, vedremo” del Sindaco, oramai verbi decaduti a locuzioni avverbiali intercalari, da appiccicare ovunque ed in ogni contesto pur di strappare altri mesi od anni alla salute e alla pazienza dei cittadini.
Così come è palese che un Sindaco, una Giunta ed una Maggioranza che si ostinano a ripetere “non è compito nostro”, in ogni situazione, non abbiano veramente ben compreso il proprio ruolo istituzionale e siano, attualmente, una palla al piede economica per i cittadini che, mensilmente, versano dal civico bilancio lauti stipendi nelle tasche dei suddetti amministratori (Sindaco e Giunta), corrispondenti tecnicamente a delle mansioni che non vengono portate a termine. Verrebbe proprio da dire: “se non sapete cosa fare, fareste bene a dimettervi in blocco”.
Abbiamo però anche letto, negli occhi dei dipendenti della casa di cura ivi presenti, la disperazione, loro e degli assistiti; le lacrime trattenute per orgoglio e rassegnazione; l’impotenza viva ad impedire la lacerazione psichica ed emotiva che già si sta consumando nei propri cuori e soprattutto in quelli dei loro anziani assistiti, già rassegnati a dover cambiar vita proprio quando la loro vita avrebbe dovuto rallentare e stabilirsi in un luogo dove decidere di lasciare le preoccupazioni, di una esistenza intera, al mondo esterno.
Ed abbiamo intuito che a Castellana Grotte conservare qualcosa che funzioni non è gradito, non è plausibile.Non rientra nei canoni culturali dell’amministrazione governante il conservare, il custodire.
Dal canto nostro non possiamo promettere miracoli, il paese non lo governiamo noi. Sicuramente una cosa è certa: il centro-sinistra castellanese è vivo e finchè ci sarà anche un barlume di speranza per la casa di riposo Boccardi si attiverà con ogni mezzo disponibile, e lo sta già facendo, e in ogni direzione per evitarne la chiusura imminente. La storia è appena cominciata.