La fede e la tradizione hanno scandito il mese di gennaio, dedicato al ricordo del miracolo attribuito alla Madonna della Vetrana, che, secondo il racconto popolare, salvò Castellana dalla pestilenza del 1690-91.
Promossa dal Comitato Feste e dal Comune di Castellana-Grotte, con il patrocinio della Regione Puglia e de “La rete dei fuochi di Puglia”, la festa delle “Fanòve”, inaugurata domenica 7 con la “Diana”, rito della raccolta dell’olio dai frantoi, è la celebrazione del fuoco come elemento purificatore: le grandi cataste di legna sono arse nella notte dell’11, accogliendo in paese un gran numero di visitatori nonostante l’iniziale incertezza metereologica.
All’indomani l’icona processionale della Vergine della Vetrana, recentemente restaurata, ha raggiunto in processione la chiesa Madre, venendo, poi, trasferita, domenica 21 gennaio, dopo la Messa solenne presieduta dal vescovo della Diocesi di Conversano-Monopoli monsignor Giuseppe Favale, nella chiesa di San Francesco d'Assisi.
Evidente la devozione dei castellanesi che, nei sedici giorni in paese, hanno partecipato con entusiasmo ai vari eventi religiosi e artistici dedicati alla Patrona. Il rientro al convento, nella mattinata di domenica scorsa, ha permesso di apprezzare appieno i colori che il restauro ha reso alla statua, concludendo i festeggiamenti con una celebrazione ancora presieduta da mons. Favale. È seguita la premiazione dei fanovisti vincitori, per ricordare l’impegno e la passione messi a servizio di una tradizione che non deve mai spegnersi.
“Un ringraziamento particolare al sindaco Domi Ciliberti e all’amministrazione comunale, al comando di Polizia Locale e alle forze dell’ordine, che hanno permesso il corretto svolgimento della Festa”, dichiara il presidente del Comitato Feste, Franco Di Masi. “Vorrei ringraziare ancora l’arciprete don Giovanni Amodio e il rettore fra Mimmo Lotito per la loro fondamentale presenza, il clero e la comunità francescana di Castellana, i fanovisti, i frantoi oleari e la Sita trasporti. Grazie, prima di tutto, ai membri del Comitato, che hanno lavorato strenuamente per garantire un evento bello nel segno della speranza”.