Terza tappa del percorso ''Femminile e femminismo'' del Convegno di Cultura Maria Cristina di Savoia di Castellana-Grotte presieduto da Gisella Barbieri.
Dopo Marisa Clori - relatrice di un incontro sulle connessioni tra donna e letteratura - e Bianca Tragni, autrice del racconto dedicato alle regine d’Italia, per il terzo, gremitissimo, appuntamento nel solco di "Femminile e Femminismo", tema dell’anno del sodalizio nazionale, lo scorso martedì 5 marzo è stata la volta de “Il silenzio uccide la dignità femminile. Dietro le porte chiuse. Donne, violenze, diritti".
Protagonista della serata, che ha avuto luogo al Centro studi ''Viterbo'' di piazza Caduti castellanesi, è stata Adriana Mazzarisi, grande professionista, integerrima, eppure umana donne delle Istituzioni, già esperta presso il Tribunale di Sorveglianza di Bari, assistente sociale specialista al Comune di Castellana-Grotte dal 1980 al 2019, anno della sua andata in quiescenza. Accanto a lei, la presidente del sodalizio organizzatore Gisella Barbieri e Daniela Lovece, direttrice responsabile di ViviCastellanaGrotte, nel ruolo di moderatrice.
In luogo del Sindaco di Castellana-Grotte, intervenuto per i saluti di rito il consigliere Donato Labate, vice-presidente del Consiglio Comunale. Dopo l'introduzione della presidente, l'ospite d'onore della serata ha spaziato nella sua quasi quarantennale esperienza umana e professionale, traendone aneddoti, rammentando celebri casi di cronaca, evidenziando i cambiamenti sociali e culturali.
Successivamente, la presidente Barbieri ha offerto un personale contributo, un racconto originale sulla violenza nei confronti delle donne, spesso celata "dietro le porte chiuse". Non sono mancate indicazioni pratiche sul da farsi in caso di necessità, in primis sul contattare il numero 1522 per chiedere aiuto e supporto, sull'opportunità di rivolgersi al CAV di ambito, per Castellana-Grotte il Centro antiviolenza ''Andromeda'' di Noci, competente nei cinque Comuni di Putignano, Noci, Locotorondo, Alberobello e Castellana-Grotte.
Sul finire della serata, ospite dell'incontro è stata suor Gertrude, madre superiora delle Suore Celestine del Monastero dell'Immacolata di Castellana-Grotte, che ha recato i contenuti della lettera di papa Giovanni Paolo II alle donne, scritta nel 1995.
"La violenza non è solo fisica, ma è anche psicologica, e si può manifestare in molti ambiti quotidiani, oltre a quelli domestici, anche in quelli lavorativi. Parlare di violenza non è mai tempo perso, ma diventa uno strumento di cura non solo individuale, ma anche collettivo", così ha concluso la serata Gisella Barbieri, ringraziando tutti i presenti, soprattutto i tanti uomini, perché hanno dato testimonianza di essere vicini e sensibili a un tema che non riguarda solo le donne, ma tutta la comunità.
Sopra, la squadra al femminile. Sotto, il vice-presidente L'abate con Gisella Barbieri.