Con determinazione n. 7 del 6 febbraio 2014 la nostra Amministrazione ha posto la parola fine alla questione, iniziata lo scorso agosto, relativa alla Casa di Ripso "Boccardi" di via Putignano: dal prossimo primo marzo ogni attività verrà cessata.
Una brutta notizia per i lavoratori della cooperativa Il Salvatore, un gesto certamente atteso dopo il consiglio comunale del 5 febbraio: di speranze per la storica struttura ve ne erano proprio poche. Nondimeno, una doccia fredda per le famiglie dei degenti cui saranno riaffidati i degenti. Vediamo di ricostruire i passaggi fondamentali della vicenda.
I controlli
In piena notte, il 3 agosto 2013, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute N.A.S. – di Bari arrivava nella struttura comunale per un'ispezione a sorpresa. L'iniziativa si iscriveva in una campagna di controlli, estesa a livello nazionale, su centinaia di case di riposo.
Nella struttura comunale furono rilevate irregolarità di tipo amministrativo, quali l'alloggio di più anziani nelle medesime stanze.
Il 16 agosto 2013, poi, avveniva il sopralluogo del Servizio Igiene e Sanità Pubblica ex ASL BA/5 di Putignano teso all’accertamento dei requisiti igienico-sanitari, strutturali, tecnologici e delle condizioni igienico-sanitarie della cucina e della sala mensa con le relative autorizzazioni all’esercizio. In questa occasione veniva riscontrata l'assenza di autorizzazione al funzionamento.
L'attività interlocutoria
Il 9 settembre 2013, l'ufficio preposto della Regione Puglia chiedeva di conoscere, entro 30 giorni, l’esito dei controlli e i provvedimenti adottati. A distanza di un mese la nostra Amministrazione scriveva alla Regione Puglia in merito alla validità dell'esistente autorizzazione provvisoria e chiedeva, contestualmente, un parere a riguardo, vista la natura pubblica della struttura, l’assenza di fini di lucro e l’ottenimento dei finanziamenti per la futura casa di riposo di Pozzo Cuccù.
Ma il 5 novembre 2013 arrivava il no della Regione: entro 30 giorni si doveva provvedere al trasferimento degli anziani ospiti e alla revoca dell’autorizzazione provvisoria al funzionamento. A seguito di una nuova istanza dell'Amministrazione, la Regione Puglia, il 10 gennaio 2014 si esprimeva nuovamente sfavorevolemente merito alla validità del provvedimento di autorizzazione provvisoria.
La parola fine
Dopo un ultimo incontro, il 30 gennaio scorso, tra i rappresentanti tecnici del nostro Comune e la dirigente preposta della Regione Puglia arrivava il no definitivo: come attestato dal responsabile dell’U.T.C. VI Servizio LL.PP. “l’immobile adibito a Casa di Riposo “Maria Boccardi” non presenta, allo stato attuale, i requisiti e le caratteristiche previsti dalla vigente normativa per l’adozione degli atti autorizzatori necessari”.
Dopo quest'atto ufficiale, con la determinazione n. 7 del 6 febbraio 2014, il Comune di Castellana-Grotte ha disposto di:
- revocare l'autorizzazione provvisoria al funzionamento della Casa di Riposo “Maria Boccardi”, ai sensi dell’art. 49, comma 9, della L.R. 19/2006;
- dichiarare conclusa ogni attività dal 1° marzo 2014;
- completare ogni operazione di ordine burocratico amministrativo entro il 28 febbraio 2014;
- dimettere gli anziani Ospiti della Casa di Riposo mediante riaffidamento alla propria famiglia;
- informare gli ospiti e ogni terzo coinvolto nelle attività gestionali della medesima Casa di Riposo;
- facilitare l’inserimento presso altra struttura idonea degli ospiti privi di familiari, assumendone ogni spesa e onere.
Nello stesso atto viene specificato che gli anziani ospiti della Boccardi che ne facessero richiesta, potranno essere prioritariamente accolti presso la futura struttura comunale di Pozzo Cuccù.
Le famiglie, i lavoratori della cooperativa, gli anziani costretti a cambiare ambiente e abitudini: oltre alle carte bollate, in questa vicenda ci sono persone. Ci auguriamo che ognuno degli attori riceva la dovuta considerazione.