L’inquinamento che ci circonda, gli elementi talvolta sconosciuti presenti nella nostra quotidianità, questi gli argomenti dell'interessante incontro, tenutosi nell’aula magna "Rocco Dicillo" dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Luigi dell’Erba” di Castellana-Grotte, sul tema: “Inquinamento aria, acqua e alimenti”.
La dirigente scolastica Teresa Turi, dopo i saluti di rito, ha presentato la nuova articolazione dell’I.T.T. “Biotecnologie Ambientali”: un percorso formativo in cui le solide basi di chimica, fisica, biologia, e matematica forniscono al diplomando competenze e metodologie relative alle tematiche ambientali, alle biotecnologie, alle interazioni energia ambiente e al relativo impatto inquinante; in questa nuova articolazione vengono identificate, acquisite e approfondite le competenze relative al governo e controllo di progetti, processi e attività nel rispetto delle normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza degli ambienti di vita e di lavoro.
La parola è, poi, passata a Giorgio Assennato, past general director ARPA Puglia, che ha analizzato la delicata questione dell’inquinamento atmosferico, soffermandosi sui valori pm10 e pm2,5: le polveri che danneggiano la salute e creano problemi polmonari. Ha mostrato alcune schede sulla situazione nelle città italiane, ad esempio Taranto, rispetto al recente passato, risulta essere meno inquinata
Successivamente, è intervenuto Vito Felice Uriccchio, direttore IRSA-CNR, esponendo le recenti analisi sull’acqua, evidenziando il crescente inquinamento delle acque italiane. In particolare la presenza in esse di materie plastiche derivanti dalla pulizia del corpo (come dentifrici, cosmetici e detergenti e scrub per il viso), dall’edilizia (plastificanti di cementi, intonaci, pitture, etc.), dall’abbigliamento (fibre chimiche artificiali e sintetiche come la viscosa, l’acetato, l’acrilico, il poliestere).
Infine, Francesco Fiume, past director Polo di Specializzazione Alimenti ARPA Puglia, ha illustrato l’inquinamento degli alimenti e le problematiche analitiche di natura tossicologica di cui si è occupato il suo laboratorio negli ultimi anni: stagno e piombo in alimenti conservati in contenitori di banda stagnata; mercurio nei pesci; metanolo nei vini e nei liquori; olio esterificato in olio di oliva; percloroetilene negli oli vergini di oliva. Per non parlare poi di pesticidi negli alimenti ed additivi e coloranti utilizzati in modo indiscriminato.