Imparare la storia divertendosi è possibile: è quello che è successo alla scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo "Angiulli - De Bellis" di Castellana-Grotte.
La classe III F con l’ausilio della docente di storia ha creato un profilo "storico" su Instagram.
Spesso infatti si pensa che i social rappresentino l’antitesi della cultura, dello studio e dell’apprendimento, perché distrattitivi, superficiali e molto spesso dannosi. Invece, i social e in particolare Instagram, il social più diffuso tra i ragazzi, diventa un mezzo per fare scuola, un vero e proprio strumento di didattica, un’opportunità per ‘svecchiare’ la scuola.
La sfida lanciata in III F è stata quella di immaginare che Napoleone, il politico e generale francese, fondatore del Primo Impero francese e protagonista della prima fase della storia contemporanea europea, detta "età napoleonica, fosse vivo e molto attivo sul social.
Cosa scriverebbe Napoleone se avesse un account Instagram? Che tipo di stories farebbe?
Gli alunni entusiasti hanno partecipato alla sfida con impegno, motivazione e allegria. I giorni trascorsi a studiare il Generale si sono concretizzati nel profilo del social. Quelli che più avevano approfondito l’argomento hanno realizzato un profilo dettagliato con immagini, aneddoti della sua vita e frasi celebri, altri si sono limitati alle sole immagini, alcuni hanno immaginato anche i loro amici. Il "divertimento" è stato garantito per tutti.
Paradossalmente, creare dei profili virtuali dei personaggi studiati a scuola li ha resi ‘reali’, cioè li ha avvicinati ai ragazzi, alla loro vita quotidiana, al loro ambiente naturale. Riuscire a trasferire i contenuti studiati a scuola nel linguaggio dei social è un’operazione cognitiva abbastanza complessa, ma gli alunni non si sono fatti spaventare e hanno prodotto dei post molto creativi mostrando di padroneggiare perfettamente le nozioni apprese.
In uno dei post creati, hanno rappresentato Napoleone in sella a una moto, invece del suo adorato cavallo, per renderlo più alla moda, più attuale, "uno di loro".
I social dunque, possono essere uno strumento di supporto alla didattica e all’apprendimento, oltre che alla diffusione di buone prassi e alla condivisione di esperienze didattiche.
È importante che la scuola abiti i social network senza paura, riempiendoli di contenuto, al tempo stesso bisogna educare i ragazzi a utilizzare correttamente questi strumenti e questo può essere fatto solo usandoli insieme.