C'era anche Castellana-Grotte a manifestare a Bari, lo scorso 4 luglio, nella giornata di mobilitazione organizzata dalla Coldiretti regionale.
Assieme al rappresentante dell'Amministrazione comunale - il vicepresidente del Consiglio comunale e consigliere comunale delegato alle Politiche Agricole Donato Labate, la Coldiretti cittadina guidata dal presidente Nicola Rizzi, con il consiglio direttivo del sodalizio. Più di cinquemila a manifestare, sul lungomare di Bari, per i problemi, crescenti per numero e gravità, del comparto.
L'associazione di categoria non le manda a dire: in Puglia è stato di emergenza siccità con danni per oltre 1 miliardo di euro in poco più di 2 anni. Tutte le produzioni in sofferenza: dalle ciliegie, al grano, dal miele, fino alle olive. Cala la resa per ettaro dei prodotti agricoli e aumentano i costi d'allevamento, per la scarsità di foraggio. Non ci vuole tanta fantasia: la prossima campagna olivicola potrebbe registrare un crollo del cinquanta per cento. L'irrigazione di soccorso impone costi altissimi, ma l'acqua è vitale per abbeverare il bestiame e dissetare i campi. I pozzi artesiano vacillano, quelli a falda superficiale sono in esaurimento. Non è un mistero che, l'emungimento dissennato per ''usi turistici'' sta conducendo alla salsificazione della falda in tutta la regione, a cominciare dall'assolato Salento.
Ma, al di là dell'uso sconsiderato che si fa dell'acqua nella sitibonda Puglia, Coldiretti registra la carenza di manutenzione o l'incompletezza di opere irrigue faraoniche: invasi realizzati negli anni passati lasciati nell'abbandono.
“Se manca l’acqua manca il cibo per i cittadini”, ha detto Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia.
“Va istituzionalizzato un tavolo regionale permanente per l’emergenza irrigua e la siccità che affronti senza indugio annose quanto impellenti questioni a carico di ARIF e dei consorzi di bonifica commissariati e del consorzio unico”, ha rincarato il direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni.
"Ogni anno va perso l’89% dell’acqua piovana, una dispersione che la Puglia non può permettersi" – insiste Coldiretti - "considerato che l’acqua non ce l’ha e ha bisogno di importanti opere per ridisegnare il proprio assetto idrico e idrogeologico e per garantire non solo l’approvvigionamento idrico per la popolazione, ma per assicurare corpi irrigui adeguati alle produzioni agricole, artigianali e industriali. La Puglia, tra l’altro, ha il triste primato nazionale di essere la regione d’Italia dove piove meno, ma quando piove in maniera anche violenta, l’acqua non viene raccolta per la mancanza di invasi utili a conservarla, ma il fatto che la Puglia conviva da sempre con la siccità con oltre il 57% del territorio a rischio desertificazione, impone di non sottovalutare e minimizzare il problema, piuttosto di correre ai ripari una volta per tutte sfruttando le risorse del PNRR anche per far fronte allo stato di emergenza cronica che la nostra regione sopporta, con costi enormi a carico di tutti i settori produttivi e della popolazione stessa".
Così il sindaco di Castellana-Grotte Domi Ciliberti, a margine della manifestazione barese: "ci tengo a inviare la mia testimonianza di supporto e vicinanza all’intero comparto, all’associazione cittadina e alla Coldiretti Puglia. Peraltro i temi oggetto della manifestazione, in particolare siccità e xylella, sono argomenti già attenzionati dall’Amministrazione Comunale con attività concrete sul territorio”. “Abbiamo inteso sostenere l'iniziativa di Coldiretti Puglia, recependo il loro invito con la partecipazione e la condivisione della manifestazione" – ha commentato il consigliere comunale Labate - "È stato anche un momento di confronto con colleghi di altri enti. Un ringraziamento e un messaggio di sostegno anche ai rappresentanti della Coldiretti di Castellana che, con spirito collaborativo e di cooperazione, è impegnata assieme a noi a risolvere i problemi quotidiani. Nello specifico dei temi trattati il Comune di Castellana-Grotte è impegnato in prima linea sia attraverso le attività di contrasto ai problemi di irrigazione sia attraverso le azioni di contrasto alla diffusione della xylella. Proprio in questo campo, l’Amministrazione Comunale si sta muovendo attraverso il recepimento di fondi regionali e attraverso la messa a terra di progetti costanti e attuali per gli sfalci fatti in tutta la zona agro nelle tempistiche previste dalla Regione”.
Per Nicola Rizzi, presidente della Coldiretti Castellana-Grotte, i temi della protesta sono tanti; innanzitutto, "basta cinghiali e fauna selvatica incontrollata, i cinghiali non sono solo un problema degli agricoltori, non sono solo un problema per l’ambiente, non sono solo un problema degli automobilisti, ma sono un problema per tutti gli agricoltori, allevatori, cittadini e consumatori. si insediano ovunque e negli ultimi anni si sono moltiplicati, circa 2,3 milioni solo in Italia. Le conseguenze: distruggono raccolti, specie nelle aeree collinari, causano incidenti stradali arrivando fino all’interno dei centri urbani e trasmettono malattie come la peste suina. Chiediamo di mettere fine all’inerzia e inadempienza delle singole regioni che non hanno ancora permesso l’adozione del piano regionale straordinario di contenimento previsto dall’art. 19 ter della legge 157/1992 che può salvaguardare le imprese agricole e i cittadini con strumenti più efficaci contro l’invasione dei cinghiali e della fauna selvatica". Ma vi è anche la questione dell'acqua. "L’Italia riesce a recuperare solo circa il 10% dell’acqua piovana e manca un piano invasi, Coldiretti dal 2015 propone una strategia per realizzare invasi sul tutto il territorio nazionale per produrre energia pulita con sistemi di pompaggio e un piano nazionale per recuperare il 50% delle acque piovane, garantendo acqua ad aziende agricole e imprese", e, poi, "stop al grano estero di dubbia qualità".