Riceviamo e pubblichiamo dal movimento politico ''Insieme CambiAmo Castellana'' in merito ai buoni spesa del Decreto ristori TER.
Che fine hanno fatto i buoni spesa comunali promessi con il decreto Ristori TER dello scorso novembre?
È quello che ci siamo chiesti dopo aver constatato che Castellana-Grotte è l’unico comune del circondario che ancora non li ha distribuiti. Dei 147.968,80 Euro assegnati dal Governo Conte ad oggi abbiamo potuto apprezzare soltanto una semplice variazione di bilancio datata 15 dicembre 2020. Ad oggi, infatti, i Comuni di Putignano, Monopoli, Polignano a mare, Alberobello e Noci hanno già bandito (chi prima e chi dopo) gli avvisi pubblici destinati a chi vive in difficoltà economica dovuta alla pandemia.
Insomma, ancora una volta i cittadini di Castellana sono al palo in un momento di forte crisi economica in cui alcuni dei settori trainanti dell’economia locale come ristorazione, turismo, cultura, sport e commercio sono ancora bloccati. Diversi sono i cittadini che ad oggi lamentano di non aver ancora ricevuto l’indennità di cassa integrazione di ottobre e con il cambio di Governo nazionale si sono bloccati temporaneamente anche i ristori per il popolo delle partite iva.
In queste condizioni, in cui le nuove povertà sono tristemente emergenti, ci ritroviamo disorientati dinnanzi ad una Amministrazione Comunale che, molto probabilmente, ha pensato più a trovare nuove alleanze elettorali tramite i rimpasti di giunta che ai cittadini in difficoltà.
Come mai non è uscito ancora il bando per i buoni spesa considerando che, molti dei Comuni succitati, lo hanno già pubblicato lo scorso dicembre? Sarebbe bastato riproporre quello dello scorso anno. Questo ritardo ci fa pensare che, evidentemente, non sarà stato giudicato efficace e che quindi ci vuole del tempo per rimodulare le modalità di assegnazione del contributo. Noi di Insieme Cambiamo Castellana, con l’intento di consentire all’ente di rispondere in maniera rapida ed efficace ai bisogni degli ultimi, abbiamo più volte dialogato con l’Amministrazione affinché, già da allora, si rivedessero alcuni meccanismi cercando di offrire un contributo propositivo ed aperto al confronto democratico, salvo poi ritrovarsi accusati in una seduta di consiglio comunale di mancanza di rispetto nei confronti dei tecnici dei servizi sociali. Nel frattempo tutti coloro i quali sono stati colti dalla crisi economica in atto da un anno sono ancora in attesa.