Seggi aperti, solo oggi, dalle 7 alle 23 per l'elezione dei componenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.
Se alle 23 ci si trova già dentro al seggio, ma non ancora in cabina, sarà comunque possibile votare. In virtù dell’approvazione della legge costituzionale dell’ottobre 2020 sulla riduzione del numero dei parlamentari, i deputati da eleggere saranno quattrocento, invece di seicentotrenta, mentre i senatori saranno duecento, invece di trecentoquindici. Sempre per la prima volta, in virtù della legge elettorale dell’ottobre 2021, i diciottenni potranno votare anche per votare per il Senato; si ricorderà che, fino alle scorse elezioni, occorreva averne venticinque.
Per votare occorre munirsi di documento di identità in corso di validità e la tessera elettorale. Qualora si fosse smarrita la tessera elettorale ci si potrà recare nel competente ufficio a Palazzo comunale.
Gli aventi diritto di voto che si recheranno alle urne per l’elezione dei componenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica riceveranno due schede: una rosa per la Camera, una gialla per il Senato.
I modelli delle due schede sono identici: entrambe hanno già stampato il nome del candidato nel collegio uninominale; per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista o i contrassegni delle liste in coalizione ad esso collegate. Accanto al contrassegno delle singole liste sono stampati i nominativi dei relativi candidati nel collegio plurinominale.
Per votare occorre tracciare un segno nello spazio contenente il contrassegno della lista prescelta; in questo caso il voto è espresso, sia per lista, che per il candidato uninominale a essa collegato.
Se è tracciato un segno sul nome del candidato uninominale il voto è espresso anche per la lista a esso collegata e, nel caso di più liste collegate, il voto è ripartito tra le liste della coalizione in proporzione ai voti ottenuti nel collegio.
Non è previsto il voto disgiunto.
Ma cosa sono i collegi uninominali e quelli plurinominali?
La legge elettorale in vigore prevede che il 37% dei seggi venga assegnato tramite il maggioritario. L’Italia è stata divisa in centoquarantasette collegi uninominali per la Camera, ai quali vengono assegnati centoquarantasette seggi maggioritari e settantaquattro seggi uninominali per il Senato, ai quali vengono assegnati settantaquattro seggi maggioritari.
La restante quota dei seggi verrà assegnata con il sistema proporzionale, in percentuale ai voti ottenuti dai vari partiti all’interno del collegio plurinominale.
Se ci si rende conto di aver sbagliato, è possibile richiedere al presidente del seggio la sostituzione della scheda. Attenzione a non sovrapporre le schede al momento del voto, per evitare tracce anche su quella sottostante.
Alla chiusura dei seggi, si procederà prima all’accertamento del numero dei votanti per ciascuna consultazione e, subito dopo, allo scrutinio delle schede del Senato. A seguire, quello delle schede per l’elezione della Camera dei deputati.
Buon voto!
(Fonte Ministero dell'interno)