Concluso il progetto Job Shadowing Erasmus + alla Scuola Superiore di primo grado ''S.N. De Bellis'' dell’Istituto comprensivo "Angiulli-De Bellis" di Castellana-Grotte: una straordinaria esperienza di interscambio culturale.
Dejan Siptar, il bibliotecario croato ospite dell'istituzione scolastica castellanese, ha trovato interessanti tutte le attività proposte, ricevendone stimoli positivi utili al miglioramento del debate presso le scuole in cui lavora. ll programma della settimana è stato abbastanza fitto e ha visto coinvolte varie classi dell’Istituto diretto da Gerardo Magro.
Gli alunni della classe II I, hanno presentato all’ospite diversi giochi che avevano la funzione di consolidare le abilità da mettere in campo, propedeutici alla realizzazione di un debate. “Save a character” in cui Silvia Ferrandino, nei panni del personaggio Undici è riuscita, rispondendo a domande insidiose rivolte a lei dai compagni, a salvarsi e a non essere “buttata giù dalla torre”; “Stop and go”, spiegato dall’alunno Mattia Simone, coinvolgeva la figura di un attore e di un regista. Vanni Gentile, sorteggiato come attore ha dovuto prima sostenere la tesi secondo cui sono migliori i cibi salati e, allo “stop” del regista, ha dovuto cambiare argomentazione e passare alla difesa dei cibi dolci. Il gioco, molto gradito dagli alunni è stato ripetuto con altri argomenti. "È stato divertente, al momento dello stop, notare la difficoltà dell’attore nel passaggio da una argomentazione a quella opposta", commenta un alunno. Durante il gioco la classe non è stata spettatrice passiva, ma suddivisa in coppie, ha preso appunti e messo in evidenza punti di forza e di debolezza dell’attore. Successivamente nelle classi I E I H il docente croato, ha potuto vedere come si avvia il Debate.
Gli alunni, già raggruppati in squadre, hanno iniziato a raccogliere le idee "pro e contro" sui tre argomenti assegnati: “I libri cartacei sono preferibili a quelli digitali”, “A scuola conviene indossare la divisa” e “I compiti a casa sono utili”. Nei giorni successivi,hanno raccolto altre informazioni a riguardo e si sono preparati per la vera e propria competizione, che si è tenuta nella mattinata di venerdi 21 ottobre nell’aula 4.0. Una bella gara, un confronto di opinioni, regolato da modalità specifiche, tra interlocutori che sostengono una tesi a favore e una contro, sui un tema assegnati. Le regole prevedono che la posizione a favore o contro possa essere anche non condivisa dai debaters, che pure devono essere in grado di portare le argomentazioni adeguate, con regole di tempo e di correttezza, senza pregiudizi e prevaricazioni, nell’ascolto e nel rispetto delle opinioni altrui, dimostrando di possedere flessibilità mentale e apertura alle altrui visioni e posizioni. Tutte le squadre si sono dimostrate abbastanza preparate e capaci di sostenere le proprie idee, attestandosi più o meno sullo stesso livello, dimostrando capacità polemica, servendosi di riferimenti e fonti recuperati in alcuni giorni, basandosi al massimo su una scaletta. Dopo i tre match a vincere lo scontro finale, dedicato al tema “A scuola conviene indossare la divisa” è stata la squadra Big Boss di poco discostatasi dalla squadra i Pazzi Lettori. Inoltre molto interessanti sono state le lezioni tenute da Dejan, in alcune classi (seconde e terze). Attenti e partecipi gli alunni che hanno ascoltato il nostro ospite, sulla media literacy, in particolare sulla manipolazione delle informazioni da parte dei media e di come ciò influenzi il nostro giudizio.
Gli studenti, coinvolti attivamente, in conclusione, hanno prodotto dei meme. Il docente bibliotecario, in definitiva si è detto molto soddisfatto dell'esperienza presso la nostra scuola. Con Dejan ci si è anche confrontati sui rispettivi sistemi scolastici (italiano e croato) e si sono create le basi per continuare a collaborare anche in futuro. Ovviamente non è mancata la parte legate alla visita del nostro territorio: le Grotte di Castellana, Alberobello, Polignano a Mare, Monopoli e Locorotondo. A sostegno del prezioso valore formativo di tale esperienza, va detto che nessuna descrizione di un sistema educativo regge il confronto con l’entrare direttamente in una scuola, percorrerne i corridoi durante le lezioni o l’intervallo, vedere le aule e i laboratori e infine assistere e partecipare alle attività, osservando gli alunni al lavoro. Un doveroso ringraziamento va a tutti coloro che hanno dato un prezioso contributo all’organizzazione e alla realizzazione dell’accoglienza.