Insediatosi il primo settembre del 2012, a quasi tre anni dall’inizio del mandato, ha rassegnato le sue dimissioni - con effetto dal primo giugno prossimo - il presidente del Comitato Feste Patronali di Castellana-Grotte Luigi Caforio.
Un mandato tutto in salita, per il poco più che quarantenne castellanese, iniziato con la sfida organizzativa delle Fanove 2013 e con una disponibilità di cassa, eredità del sodalizio precedente, di appena settanta euro.
In tutto, tre le edizioni delle Fanove curate dal comitato capitanato da Caforio e tre quelle della Festa d’Aprile. Un crescendo di complessità organizzative e, non va taciuto, di continui riscontri positivi.
Molti i risultati raggiunti, infatti: dall'impeccabile conduzione delle processioni, all’osservanza scrupolosa delle tradizioni nei rituali, all’attenzione verso i devoti lontani, alla trasparenza nella gestione economica, all’affermazione di un nuovo modello nelle comunicazioni istituzionali caratterizzato da grande efficacia e
professionalità. In tre anni, oltre novanta comunicati stampa, profili social e sito Web aggiornatissimi.
Grande impegno, pure, è stato profuso nella documentazione della Festa: circa cento video di qualità e migliaia di foto professionali.
Costante l'attenzione, infine, per la cultura. Sono state, infatti, proposte visite guidate, proiezioni dedicate all'approfondimento di tematiche quali le confraternite o la storia iconografica della Festa.
Iniziative particolarmente amate di questo Comitato sono state la creazione di un coro di "Piccoli Cantori" guidati dal maestro Francesca Lippolis e "Gesù Bambino in mezzo a noi" peregrinazione del Bambinello tra le realtà del sociale castellanese.
Molti i grandi nomi ingaggiati in occasione dei festeggiamenti: i migliori artisti del fuoco, le formazioni bandistiche più titolate, le ditte più rinomate per le luminarie; rammentiamo che, per la prima volta, questo Comitato ha proposto sulla piazza castellanese un impianto a led, con conseguente risparmio energetico e cospicua riduzione delle emissioni inquinanti.
Si può affermare, in conclusione, che la nostra cittadina abbia conosciuto nei tre anni della presidenza Caforio una vera e propria rinascita della Festa, nell’entusiasmo popolare, nel grado di partecipazione e nella qualità dei trattenimenti proposti.
Ma ogni cosa umana, come un inizio, così ha una fine.
Ecco, con le parole dello stesso Luigi Caforio, quali le motivazioni della remissione anticipata dell’incarico rispetto alla naturale scadenza.
Dopo aver realizzato per il terzo anno una festa con tutti gli onori alla nostra Protettrice, pur riscontrando ampi consensi, a malincuore, ho deciso di lasciare l’incarico.
Tra le diverse motivazioni la più importante è quella riguardante il mio lavoro di artigiano, troppo spesso sacrificato per i numerosissimi impegni del Comitato. Inoltre ho riscontrato troppa incompatibilità, per sostanziali differenze morali e di educazione, tra il mio modo di pensare e di agire e quello di quanti operano in ambiti comunitari. Spesso mi sono scontrato con loro, scendendo a notevoli compromessi. Avrei invece desiderato soltanto più collaborazione a sostegno delle nostre attività.
A chiusura delle attività, onorate tutte le incombenze, il presidente lascia con una disponibilità di cassa pari a circa duemila euro. Come da prescrizione pastorale, l’avanzo positivo di gestione sarà donato in beneficenza.