Recuperata e vinta 3-1 (25-22, 17-25, 25-16, 25-22) la gara contro la Sieco Service Ortona rinviata il 26 dicembre, la BCC New Mater conferma il secondo posto al termine del girone di andata e conquista il diritto a giocare in casa i quarti ed eventualmente la semifinale di Coppa Italia di A2 di pallavolo maschile.
Semifinale che si giocherà al Palagrotte mercoledì 26 gennaio alle ore 20:30 contro la Delta Group Porto Viro, ma prima, domenica alle ore 17, sempre al Palagrotte, arriva il Motta di Livenza di mister Lorizio.
Con tante gare da recuperare, avremo incontri ravvicinati con poche possibilità di recuperare e preparare al meglio le partite, ma questo riguarderà tutte le squadre e non potrà costituire un alibi per nessuno.
Torniamo alla bella gara di questa sera che ha messo di fronte due squadre determinate e combattive anche se con obiettivi diametralmente opposti. All’ottimo primo set dei gialloblu di casa, l’Ortona ha risposto con un secondo set autoritario, ha quindi ceduto nel terzo, ma nel quarto ha impegnato severamente i padroni di casa andando molto vicino alla conquista di utilissimi punti per la loro classifica. “Sapevamo che avremmo dovuto soffrire contro questo avversario”, commenta a fine gara Flavio Gulinelli della BCC, ”non avevano nulla da perdere e venivano da tre vittorie consecutive, e quindi merito a loro”.
Il tecnico abruzzese Nunzio Lanci schiera Santangelo (top scorer di gara con 22 punti) opposto a Ferrato (3), Elia (1) e Molinari (8) al centro, Pessoa (14) e De Paola (9) laterali, Fusco libero. Entrati Del Fra, Bulfon e Cappelletti (4), non entrati Fabi, Di Silvestre e Benedicendi.
Mister Gulinelli per la BCC risponde con Theo Lopes (16) opposto al palleggiatore Izzo (3), Presta (11) e Truocchio (7) centrali, Tiozzo (5) e Borgogno (13) schiacciatori, Toscani libero. Tornato in campo capitan Fiore (7) da metà secondo set, entrati Santambrogio, Capelli ed Arienti. Non entrati Zanettin e De Santis.
Nel primo set la New Mater parte bene, molto concreta, ed approfitta dei tanti errori che commette l’avversario (8-5, poi 16-9). Mantiene quindi il predominio (21-14), rilassandosi un po’ nel finale 25-22.
La riscossa degli abruzzesi iniziata a fine primo set, prosegue anche nel secondo. Equilibrio fino al 13 pari, poi l’Ortona spinge (13-16, 15-21) e conclude con un eloquente 17-25.
Gulinelli mischia le carte e rimanda in campo Alessio Fiore che, dopo la prolungata assenza, mostra di aver recuperato appieno spostando drasticamente gli equilibri a favore della BCC. Dopo un iniziale 6-6, i gialloblu tornano alla concretezza del primo set e giungono velocemente (16-8, 21-13) al 25-16 di fine set.
Siamo sul 2-1 per i padroni di casa, ma quest’Ortona ricomincia a macinare gioco come nel secondo set (6-8), difende tutto il difendibile ed attacca con grande efficacia (10-15). La New Mater stenta, ma non si arrende (13-16) ed inizia una rincorsa premiata al pari 17. Qui comincia un finale mozzafiato che porta le squadre punto a punto fino al 22 pari, quando riemerge la concretezza della BCC che non sbaglierà più nulla, mentre gli abruzzesi commettono due ingenui errori che consentono il 24-22. Chiude Trocchio con un formidabile primo tempo per una vittoria sofferta, ma che premia la squadra di casa.
Molto soddisfatto della vittoria l’ortonese della New Mater, il libero Alessandro Toscani (nella foto): “Non è stata la nostra migliore prestazione, ma bisogna dire che l’Ortona è cresciuta. Come ho sempre sostenuto, in questo campionato le squadre sono tutte forti. Noi dobbiamo prendere ritmo e fiducia. Mi spiace per la squadra della mia città”, conclude sorridendo, “ma questa partita è andata così, vediamo la prossima”.
Questo il commento dei tecnici a fine gara.
Nunzio Lanci, Ortona: “Abbiamo commesso qualche ingenuità di troppo soprattutto nella fase centrale del quarto set. Peccato, potevamo prendere punti importanti stasera per la nostra corsa alla salvezza, ci avrebbero dato tanta fiducia perché la squadra è in crescita. Bisogna essere resilienti e guardare avanti”.
Flavio Gulinelli, BCC: “Quaranta giorni senza giocare si sono fatti sentire, poi noi siamo stati completamente fermi per una dozzina di giorni. La mancanza di ritmo ci ha un po’ penalizzati, ma bravi nel terzo e nel quarto dove abbiamo dimostrato una grande capacità di recupero”.