Lo scorso 18 marzo 2017, presentazione - presso Mayakera a Castellana-Grotte - dell’ultimo romanzo di Maria Pia Romano “Dimmi a che serve restare”, Il Grillo editore, nell’ambito della VI edizione de “I giorni della mimosa”, rassegna letteraria tutta al femminile ideata da Fuoriluogo, Circolo Pivot, libreria Piepoli e La forbice.
Ad intervenire il presidente del Circolo Pivot Federico Simone, Francesca Franguelli e Maria Teresa Romano. A presentare Antonino Piepoli.
“Dimmi a che serve restare”, Il Grillo editore, è una storia di mare, di amore e di musica; lo stesso titolo è una frase della canzone dei Negramaro “Cade la pioggia”. Si tratta del canto di un’assenza, un inno alla vita che nasce da un dolore, ambientato nel Salento, che diventa luogo di silenzio dell’anima dei personaggi, anime inquiete in cerca di risposte. La domanda principale è: a che serve restare? E come il romanzo dimostra, la vita dà risposte solo quando smetti di chiederle. Lo scopo del libro è quello di “esorcizzare la paura del distacco”: un romanzo, quindi, che dà attenzione alla libertà e al bisogno di conquistarla in tutti i modi.
Dopo un dibattito sul talento di leggere nelle persone, l’autrice Maria Pia Romano ha letto una sua poesia “La casa vuota” che parla di un’esperienza personale.
Un incontro interessante che ha suscitato nei presenti la voglia di leggere e di vivere la vita con coraggio facendo del crollo davanti ad un’assenza un punto di rinascita.