Per combattere le difficoltà occupazionali, garantire le forniture alimentari e stabilizzare i prezzi e l’inflazione con lo svolgimento regolare delle campagne di raccolta in agricoltura la Coldiretti ha varato la banca dati “Jobincountry”, autorizzata dal Ministero del Lavoro, dedicata alle aziende agricole alla ricerca di addetti.
L’iniziativa, dopo il successo della fase sperimentale in Veneto con l’arrivo nella prima settimana di ben 1500 offerte di lavoro, è estesa a tutta la Penisola.
Il progetto, avviato in autonomia nell'auspicio di una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa consentire da parte di studenti, cassaintegrati e pensionati lo svolgimento dei lavori nelle campagne, intende supplire alla mancanza di braccianti stranieri determinata dalle misure cautelative adottate a seguito dell’emergenza Coronavirus da alcuni Paesi europei, dalla Polonia alla Bulgaria fino alla Romania. Si ravvisa, infatti, la necessità di stipulare accordi extra-nazionali per la creazione di "corridoi verdi" destinati ai lavoratori agricoli. Con il blocco delle frontiere, va ribadito, è a rischio più di un quarto del "Made in Italy" a tavola, raccolto da 370.000 lavoratori regolari che arrivano ogni anno dall’estero.
La piattaforma "Job in Country", autorizzata dal Ministero del Lavoro, offre a imprese e lavoratori un luogo di incontro, prima virtuale on line e poi sul campo. Si pone infatti l’obiettivo di mettere in contatto nei singoli territori i bisogni delle aziende agricole in cerca di manodopera con quelli dei cittadini che aspirino a nuove opportunità di inserimento lavorativo, in un quadro di assoluta trasparenza e legalità.
Vanno, infatti, specificate mansioni, luogo e periodo di lavoro ma anche disponibilità e competenze specifiche in un settore dove è sempre più rilevante la richiesta di specifiche professionalità. L’attività è svolta direttamente nelle singole provincie attraverso le Società di servizi delle Federazioni provinciali ed interprovinciali della Coldiretti, secondo un modello di capillare distribuzione sul territorio.
Sul portale JobinCountry raggiungibile dal sito www.coldiretti.it è possibile:
- per le aziende, inserire offerte di lavoro, indicando le caratteristiche professionali richieste e le condizioni relative alle offerte (come mansioni e retribuzione);
- per chi è in cerca di occupazione, è possibile inserire il proprio curriculum e la propria disponibilità alla nuova occupazione, e mantenere sempre aggiornati i propri dati professionali.
“Di fronte alle incertezze e ai pesanti ritardi che rischiano di compromettere le campagne di raccolta e le forniture alimentari della popolazione siamo stati costretti ad assumere direttamente l’iniziativa” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare “la necessità di introdurre al più presto i voucher semplificati in agricoltura limitatamente a determinate categorie e al periodo dell’emergenza, senza dimenticare la ricerca di accordi con le Ambasciate per favorire l’arrivo di lavoratori stranieri che nel tempo hanno acquisito spesso esperienze e professionalità alle quali ora è molto difficile rinunciare”.
L’esperienza della Coldiretti è già stata sperimentata in Francia con la a campagna “Braccia per riempire il tuo piatto” alla quale hanno risposto 207.000 candidati su sollecitazione del ministro dell’Agricoltura francese, Didier Guillaume che aveva lanciato un appello a chi era licenziato o in cassa integrazione ad unirsi “al grande esercito dell’agricoltura francese”. Se da un lato si è registrato una grande voglia di collaborazione dei cittadini nei confronti dell’agricoltura meno incoraggianti purtroppo sono stati i risultati dal punto di vista della professionalità e capacità di personale proveniente da esperienze completamente diverse secondo gli agricoltori francesi.