Sperimentare l’efficacia dei metodi di monitoraggio remoto e prossimale, supportare gli enti gestori nelle attività di contenimento e controllo di Xylella fastidiosa, localizzare piante asintomatiche o nello stadio primordiale dell’infezione sulla base dei modelli previsionali: questi gli obiettivi emersi dal secondo workshop del progetto XylMap.
XylMap è un progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, finanziato dalla Regione Puglia - Area Politiche per lo Sviluppo Rurale, Servizio Agricoltura, che ha previsto l’incontro e la cooperazione di realtà pugliesi imprenditoriali e scientifiche anche molto diverse tra loro.
Esponenti del mondo accademico e della ricerca, Università e CNR, Dottori Agronomi e Forestali, professionalità del Distretto Tecnologico Aerospaziale e del Consorzio di Difesa e di Valorizzazione delle Produzioni Agricole dell'Ambiente e del Territorio Rurale della provincia di Brindisi, oltre che altre cooperative e associazioni di produttori pugliesi, hanno attivato un tavolo di confronto per fissare obiettivi e risultati attesi dalla sperimentazione di tecniche di multi-source data fusion e di messa a punto di modelli di previsione per il supporto alle attività di monitoraggio del territorio soggetto ad infezione da Xylella.
Ha aperto i lavori del workshop online Annamaria Castrignanò, ex dirigente di ricerca del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'Analisi dell'Economia Agraria, attualmente docente ordinaria di geostatistica all’Università “Gabriele D’Annunzio” di Chieti-Pescara, nonché responsabile scientifico del progetto Xylmap.
Nel suo intervento ha delineato l’obiettivo e le attività che compongono il progetto. Da una parte la descrizione delle diverse sorgenti di acquisizione dati, mettendo in evidenza gli strumenti innovativi utilizzati: il Ground Penetrating Radar (GPR) sui tronchi degli alberi, il radiometro iperspettrale e l’impiego del drone. Dall’altra l’analisi delle innovative metodologie necessarie per l’analisi congiunta di dati di diversa origine.
Successivamente è intervenuto il Franco Nigro, docente ordinario di patologia vegetale presso il Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (Di.S.S.P.A.) dell’Università degli Studi di Bari, che ha fatto il punto sull’attuale situazione dell’infezione e sui nuovi orientamenti nella gestione dell’epidemia. Il prof. Nigro ha illustrato anche i metodi di prelievo e analisi molecolari sui campioni raccolti nei diversi campi sperimentali e ha discusso i risultati ottenuti mediante una preliminare e originale analisi geostatistica dei dati, che ha fatto chiarezza sulle caratteristiche di diffusione dell’infezione. Infine, alla luce dei risultati ottenuti, ha sottolineato la necessità di un ripensamento della metodologia di campionamento, al fine di rendere più efficaci le attività di monitoraggio nelle aree così come demarcate dalla nuova legislazione regionale.
Infine, Maria Rita Muolo, ingegnere coordinatrice e responsabile dei progetti finanziati per SIT - Servizi di Informazione Territoriale Srl, ha illustrato lo strumento GIS di supporto alle decisioni messo a punto nell’ambito di XylMap. Strumento che, sulla base dei dati radiometrici acquisiti da drone e delle osservazioni agronomiche in campo, è in grado di individuare piante asintomatiche o nello stadio primordiale dell’infezione.
XylMap potrebbe rappresentare così una soluzione utile al decisore nella attuazione di decisioni operative sulla base del livello di infezione (stadio precoce di disseccamento: intervenire e monitorare; stadio avanzato di disseccamento: azioni di prevenzione per le piante adiacenti). Inoltre, opportunamente validato, tale strumento costituisce un aiuto efficace per indirizzare le operazioni di monitoraggio, mediante un vero proprio scouting probabilistico delle piante da sottoporre a campionamento e a successiva analisi diagnostica.
Al termine degli interventi dei referenti dei partner di progetto, si è aperta la Tavola Rotonda “Tecnologia, approccio integrato e laboratori congiunti per contrastare un fenomeno complesso come la Xylella” che ha visto l'intervento di Michele Pisante, docente ordinario di agronomia e coltivazioni erbacee presso l'Università degli Studi di Teramo. Pisante ha delineato il complesso stato del sistema dell’olivicoltura in Italia ed in Puglia, e ha sottolineato la necessità e l’urgenza di un cambio di direzione mediante l’implementazione, l’uso e il potenziamento dell’innovazione tecnologica.
Ha preso successivamente la parola Silvano Capuzzo ingegnere del Distretto Tecnologico Aerospaziale, mettendo in luce l’importanza di un approccio olistico che possa aggregare e far dialogare differenti aspetti, quali le acquisizioni da satellite, da aereo, da drone e dal campo, l’elaborazione e l’interpretazione dei dati, l’analisi patologica ed entomologica, le soluzioni tecnologiche ed informatiche allo stato dell’arte. Tale approccio è promosso e sostenuto sempre in ogni azione e progetto del DTA.
Francesco Porcelli, docente di entomologia generale e applicata del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (Di.S.S.P.A.) dell’Università degli Studi di Bari, ha poi evidenziato l’importanza e la necessità nello studio di diffusione della Xylella di tener conto anche delle caratteristiche del vettore.
La Tavola Rotonda si è conclusa con la consapevolezza che l’epidemia da Xylella fastidiosa è un problema complesso, che non può essere affrontato e risolto in modo settoriale, ma solo con un approccio integrato interdisciplinare, con l’auspicio di poter giovare tutti, università, ricerca, industria, amministrazioni ed enti pubblici, di progettualità rilevanti e a più ampio respiro e della creazione di laboratori congiunti in cui osservare, inventare, sperimentare, verificare e validare soluzioni innovative.
Il progetto XylMap avrà un ulteriore momento di presentazione nel prossimo autunno: saranno approfondite le tecniche, le metodologie, le tecnologie, gli approcci, i risultati conclusivi e gli strumenti messi a punto.