A fronte dei centri pubblici individuati dalle ASL per l'esecuzione dei tamponi - per il Barese, l'ambulatorio ex CTO, la tenda all'ospedale Di Venere, e gli ambulatori drive in clinics di Noicattaro, Altamura, Giovinazzo e Alberobello - diversi i laboratori privati che effettuano i test molecolari utili alla ricerca del virus Covid-19.
Dal Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia un richiamo a un maggiore coordinamento delle attività. Con una nota a firma del direttore Vito Montanaro - foto a sinistra - e del dirigente Onofrio Mongelli, il Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia ha invitato gli undici laboratori privati nel territorio regionale che effettuano i tamponi e che "hanno dichiarato ed accettato di obbligarsi senza condizione o riserva alcuna al rispetto delle norme e delle disposizioni nazionali e regionali che regolano la gestione dell’emergenza sanitaria” al rispetto "delle modalità tecniche e organizzative stabilite per l’accettazione delle richieste di esecuzione dei test Sars Cov-2 e dei tamponi da parte del servizio sanitario regionale”.
Infatti, per i soggetti che - ritornati dall’estero - scelgano di recarsi presso un laboratorio della rete privata, prima di procedere con il tampone, si dovrà verificare l'avvenuta auto-segnalazione nel sito web della Regione e che siano trascorse almeno 72 ore dall'ingresso nel territorio regionale; si dovranno, infine, inserire nel sistema Giava Covid tutte le informazioni previste. Va ribadito, difatti, l'obbligo di segnalazione per gli ingressi in Puglia vigente dallo scorso tre giugno,
Purtroppo, è stato rilevato come taluni laboratori non conferiscano quotidianamente i dati previsti, a danno della correttezza dei flussi informativi. Si dovrà, dunque, assicurare l’esecuzione dei test 7 giorni su 7, festivi compresi, inviando - come d’obbligo - i relativi dati al sistema informativo regionale.
Il mancato rispetto degli obblighi, va detto, sarà motivo di revoca dell’ammissione alla rete regionale laboratori SARS Cov-2.