Contrariamente alle previsioni, la Puglia resta arancione, in un quadro nazionale in lievissimo miglioramento, come emerso dalla conferenza stampa di presentazione dei dati scaturiti dal monitoraggio settimanale operato dalla Cabina di Regia del CTS di questo pomeriggio.
Alla presenza del presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro, del Presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli, del direttore generale della prevenzione sanitaria del Ministero Gianni Rezza è stato illustrato l'andamento del contagio nel Paese nel lasso di tempo intercorrente tra il 25 e il 31 gennaio 2021. L'epidemia sta, lentamente, mollando la presa, ma l'algoritmo costruito dagli esperti consultati dal Governo per affrontare l’emergenza, non lascia spazio alle illusioni: l'indice Rt in Italia resta invariato a 0.84 e si delinea un contesto preoccupante per il riscontro di varianti virali.
Per la nostra Regione, dunque, resta in vigore, almeno sino al 15 febbraio prossimo, l'ordinanza emanata dal ministro della Salute lo scorso 29 gennaio.
Meglio così? Ne è convinto Michele Emiliano, presidente della Giunta regionale pugliese, che aveva dichiarato "Il regime della zona gialla, dal mio punto di vista, in questo momento è sbagliato, pericoloso, e tutta l'Italia avrebbe dovuto rimanere nella situazione della zona arancione, perché altrimenti rischiamo che questa variante inglese che sta per arrivare, acceleri di nuovo e provochi assieme alla riapertura delle scuole una terza ondata molto grave".