Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere comunale Vito D'Alessandro sul tema "Villa di giù abbandonata da ottobre, urge trasparenza sulla gestione della Grotte diCastellana Srl”.
“La maggioranza nega l'evidenza sostenendo che la villa di giù è in buone condizioni, una bugia colossale”. Nell'ultima seduta di Consiglio Comunale il consigliere del centro-sinistra Vito D’Alessandro – eletto con il sostegno di Pd, Protagonisti del Futuro, Psi e Sel – è tornato ad incalzare la maggioranza di centro-destra sulla questione gestione dei Nuovi Giardini Comunali, meglio noti come “Villa di giù”.
“Grazie ai mezzi di informazione locali – ha affermato – abbiamo saputo che il precedente gestore aveva interrotto l'affidamento sin dallo scorso mese di ottobre assumendosi, silenziosamente, in questi mesi colpe che non erano sue. Ciò dimostra, ancora una volta, che questa amministrazione non solo non brilla in trasparenza ma si muove con una lentezza degna di un bradipo. La cosa più incredibile è che per alcuni consiglieri di maggioranza l'emergenza decoro della Villa non è tale. Negano perfino l'evidenza”.
Il consigliere D'Alessandro nel “Question Time” ha anche rinnovato l'invito a risolvere il problema delle barriere architettoniche nel palazzo municipale sottolineando la semplicità della più immediata soluzione: l'apposizione di una pedana per consentire l'accesso ai disabili almeno agli uffici del piano terra. Ha poi illustrato la mozione, condivisa dall'intera minoranza, sulla necessità di trasparenza della Grotte di Castellana Srl: “La mozione – ha spiegato D'Alessandro – è in continuità con le dichiarazioni inaugurali del neopresidente Domi Ciliberti che ha puntato su collegialità, trasparenza e meritocrazia. I primi atti però non sembrano così orientati: in un precedente consiglio il Sindaco ha ammesso di non essere a conoscenza delle prime azioni del nuovo Cda, in particolare la presentazione del nuovo logo, che peraltro non era una priorità.
Oggi ignora che perfino l'ufficio stampa che aveva brillato per risultati, non è stato confermato a dimostrazione che la meritocrazia è solo nelle buone intenzioni. Non vediamo perché gli atti della società che gestisce un bene di tutti, avente il Comune come socio unico, non debba pubblicare sul suo sito internet gli atti adottati”. Nonostante l'evidente chiusura del primo cittadino che l'ha definita inutile, la mozione è stata rinviata, su invito di alcuni consiglieri di maggioranza, ad un successivo ordine del giorno al fine di trovare un punto di incontro con l'intero consiglio comunale.