La Scuola secondaria di I grado "S.N. De Bellis" di Castellana-Grotte al teatro Orfeo di Taranto.
Nuova esperienza per la Scuola Secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo "Angiulli-De Bellis": le classi seconde si sono recate al teatro Orfeo di Taranto per assistere al Don Giovanni di Mozart.
L’Associazione Musicale “Domenico Savino” di Taranto in collaborazione con il Teatro Orfeo, ha proposto un progetto di formazione all’opera. Varie le finalità: dare una chiave di lettura per comprendere la bellezza del patrimonio operistico, diffondere la tradizione operistica italiana e soprattutto offrire ai più giovani l’occasione di avvicinarsi all’opera. Ma chi era don Giovanni? E quali erano i suoi peccati? La leggenda narra di un nobile che aveva un difetto: si innamorava facilmente e facilmente si dimenticava della donna di cui si era innamorato. Un tema attuale, vicino agli adolescenti: l’amore. La figura di don Giovanni - però - è una figura particolare, rappresenta colui che pensa solo ai piaceri, che segue solo i suoi istinti e non si cura degli ideali, degli insegnamenti della morale o della religione.
Ma proprio in questo sta il fascino di don Giovanni e proprio per questo è diventato popolare. Sulla sua figura leggendaria hanno scritto un'infinità di autori, la più celebre versione di Don Giovanni è quella di Mozart che ci presenta un don Giovanni peccatore e impenitente, una specie di moderno narcisista privo di ogni morale e capace di sfidare la morte. Con questa esperienza si è aperta una porta su un mondo, quello della musica classica, al quale spesso i ragazzi, per diffidenza o perché mal consigliati, guardano con un po’ di sospetto. In molti casi, però, una volta conosciuto, imparano ad apprezzare e ad amare. Gli esiti del questionario di comprensione/gradimento, realizzato dalla docente di musica Laura Lamanna, parlano chiaro: un'altissima percentuale è riuscita a seguire la trama, si è divertita, e tornerebbe a vedere l'opera. Le finalità del progetto sono state raggiunte pienamente.
Oggi la musica è onnipresente, siamo bersagliati di suoni da ogni parte, nei negozi, nei centri commerciali, perfino negli ascensori. Insomma, dovunque. Subiamo un tale bombardamento sonoro che ormai, ci siamo assuefatti a tutti gli stimoli che ci arrivano. Quello che bisogna dunque fare è portare la musica classica e l’opera ai giovani e fare in modo che sia accessibile a loro in tutti i modi. Si deve creare un percorso nelle scuole: dalla primaria alla scuola superiore, cosa che oggi è quasi del tutto assente, tranne qualche eccezione.
Bisogna formare nei bambini l’orecchio musicale, spiegare loro i grandi capolavori con un linguaggio a loro vicino, accostando il linguaggio musicale passato e quello attuale. Bisogna guidare gli adolescenti a formare il proprio gusto musicale sulla base di una reale conoscenza. Solo così si avranno ascoltatori attenti, che saranno in grado di decidere se andare ad ascoltare un’esecuzione di musica classica o un concerto di musica rock.
È necessario mostrare ai giovani che questa musica ha la modernità e una forza di linguaggio e di espressione pari a quella di un concerto rock.