Riceviamo e pubblichiamo dall'onorevole castellanese Patty L'Abbate in merito alla sua mancata partecipazione alla conclusione dei solenni festeggiamenti in onore della Patrona.
Da cittadina castellanese prima di tutto e, poi, per il ruolo che ricopro vi scrivo queste poche righe per scusarmi della mia assenza ad alcune funzioni della trecentotrentaduesima festa patronale dedicata a Maria Santissima della Vetrana. La causa è di salute, dopo l’influenza australiana, dai primi di dicembre ho continue ricadute. Per il dovere verso il mio ruolo, non mi sono sottratta ai lavori parlamentari che mi hanno vista impegnata - anche diverse notti - per la Legge di bilancio; questo, purtroppo, ha provocato una debilitazione che continua a perseguitarmi, con tracheite e faringite che non permettono di essere all’aperto. Vi chiedo - dunque - di scusarmi.
Tornando a noi, quest’anno la nostra Patrona si è fermata una settimana in più tra le nostre case e, un elogio e un ringraziamento, va a tutti coloro che hanno, in questi giorni, animato le tradizioni e la storia castellanese sempre in onore della nostra Madre Maria Sanitssima della Vetrana.
Sono riuscita a essere presente ad "Ab Origine dove tutto ha avuto inizio", questa magnifica rappresentazione nel nostro centro storico che ha raccontato l’epidemia di peste che ha visto Castellana coinvolta dal dicembre del 1690 al gennaio 1691. La prima sera, infatti, da piazza Nicola e Costa, con un Vittorio Sgarbi infreddolito, ma molto attento alla rappresentazione ispirata al teatro dell’assurdo e alla scenografia ben congegnata, abbiamo camminato con il Sindaco e tutti gli ospiti fra cortei in penitenza, volti disperati, carretti con le vittime della peste, preghiere e danze aeree, un percorso di circa 400 metri, fino a giungere a largo San Leone Magno. Ecco, queste scene saranno il mio ricordo dei festeggiamenti di quest’anno, i nostri ragazzi che recitano e vivono in prima persona le tradizioni castellanesi.
Il mio plauso va all’Amministrazione comunale, al Comitato feste patronali di Castellana-Grotte e a tutte le associazioni, ai cultori del fuoco che hanno costruito le nostre fanove, ai cittadini e ai nostri ragazzi partecipi, ogni giorno, del racconto delle nostre radici, perché i turisti e i visitatori giunti conoscano la nostra identità e possano fare ritorno.
Non dobbiamo mai dimenticare che tutto questo ha, quale scopo principale, la ricostruzione del prodigioso intervento di Maria Santissima della Vetrana in salvezza dei nostri avi e del nostro territorio.
Mi congratulo, anche se non sono potuta essere presente, per l’accensione delle fanove e l'individuazione dei vincitori di questa edizione: la Fanova degli Amici del Convento, 'A fanov d’ Taradappone, il Falò della Tradizione, la fanova del Comitato Festa Santa Lucia e il falò degli amici della Patrona, ognuno premiata per una caratteristica: originalità, grandezza, ricerca della tradizione, cura e estetica dei luoghi, poi, il premio speciale Terre Carsiche a Giannino Patruno per il suo grande impegno.
Purtroppo, anche oggi per il ritorno della Patrona al Santuario non sarò presente, sono in città, ma chiusa in casa, ho perso le funzioni liturgiche e i trasferimenti della Sacra Effige, ma quello che importa è la fede, una fede che ritroviamo e che si fortifica, quando siamo uniti intorno alla nostra cara Maria Santissima della Vetrana, che aspetteremo con ansia per il suo ritorno fra noi alla Festa d’aprile.
Vi auguro una buona conclusione dei solenni festeggiamenti e arrivederci a presto.
Onorevole Patty L'Abbate
vice-presidente Commissione Ambiente Camera dei Deputati