Come preannunciato, a fronte del nulla di fatto per mancanza del numero legale nella seduta del 28 luglio scorso del Consiglio regionale pugliese, il Governo è intervenuto per garantire anche nella nostra assise regionale eguale rappresentatività alle donne e agli uomini.
E sì che ce n'era bisogno, tant'è che, su cinquanta consiglieri, cinquantuno compreso il Presidente, siedono in Consiglio regionale solo cinque donne.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del presidente Giuseppe Conte, del ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia e del ministro per la famiglia e le pari opportunità Elena Bonetti, ha approvato questo pomeriggio il decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di parità di genere nelle consultazioni elettorali delle regioni a statuto ordinario.
Al fine di assicurare il pieno esercizio dei diritti civili e politici e l’unità giuridica della Repubblica, il testo dispone l’esercizio del potere sostitutivo dello Stato, disciplinato dall’articolo 120 della Costituzione, nei confronti della Regione Puglia, che si è resa inottemperante all’invito ad adeguarsi ai principi relativi alla promozione delle pari opportunità tra donne e uomini nell’accesso alle cariche elettive, fissati dalla legge 15 febbraio 2016, n. 20, per le elezioni dei consigli regionali.
In particolare il decreto dispone che ciascun elettore può esprimere due voti di preferenza di cui uno riservato a un candidato di sesso diverso dall’altro e le schede utilizzate per la votazione sono conseguentemente predisposte; nel caso in cui siano espresse due preferenze per candidati del medesimo sesso, si procede all’annullamento della seconda preferenza.
Al Consiglio dei Ministri ha partecipato il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano: “Dopo cinque anni di tentativi di convincere il Consiglio Regionale della Puglia, assolutamente sovrano in materia, ad approvare la Doppia preferenza di genere nella legge elettorale pugliese per adeguare la nostra regione al resto d'Italia, oggi il nostro impegno programmatico si è realizzato grazie al Governo della Repubblica. Oggi, davanti al Consiglio dei Ministri che mi ha convocato allo scopo, ho potuto finalmente esprimere il mio pieno consenso all’introduzione della doppia preferenza di genere nella legislazione pugliese.
Ringrazio tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione che in queste ore hanno espresso favore nei confronti del provvedimento che il Governo ha appena approvato. Non c'era più tempo purtroppo per riconvocare il Consiglio Regionale, ma nella sostanza il provvedimento del Governo riassume le posizioni di tutti ed equipara la legge pugliese a quella delle altre regioni e dei comuni. La cosa più importante è aver raggiunto l'obiettivo che ci eravamo prefissi”.