La Gazzetta del Mezzogiorno sarà ''castellanese''?
Ci sono ottime probabilità.
Un mese fa terminava la pubblicazione del glorioso quotidiano fondato nel novembre del 1887, uno dei più rilevanti dell'Italia peninsulare, che ha raccontato il Sud, puntualmente, per quasi centocinquant'anni.
Dai principali avvenimenti del Novecento, alla scoperta delle Grotte, al boom turistico, ai principali accadimenti cittadini, Castellana-Grotte ha trovato spazio e risalto nelle pagine del periodico. E come non citare il castellanese Nicola De Bellis, maestro e decano dei giornalisti di Puglia, per sette decenni corrispondente dalla Città delle Grotte per La Gazzetta del Mezzogiorno?
Dopo gli anni della crisi, coincisi con la generalizzata flessione delle vendite delle edizioni cartacee e la chisura delle pubblicazioni lo scorso primo agosto - a lato un'immagine dell'ultima edizione, il Tribunale fallimentare di Bari, recependo il parere dei creditori di Mediterranea, società proprietaria della testata, espresso nel corso dell'ultima assemblea, ha dato il proprio assenso alla proposta concordataria presentata dalla società Ecologica del gruppo Miccolis di Castellana-Grotte.
Ci sono, ora, quindici giorni di tempo per la presentazione di eventuali reclami da parte della società Ledi del gruppo Ladisa di Bari, trascorsi i quali, in assenza di iniziative da parte dell'ultima gerente la testata, il Tribunale provvederà all'assegnazione definitiva della testata all'editore castellanese.