Per sostenere le famiglie con figli, istituito l'Assegno unico universale. Ecco cos'è.
La nuova misura economica, in vigore da marzo 2022, sostituisce e unifica alcune delle agevolazioni per il sostegno delle famiglie. Può essere richiesta dalle famiglie con figli a carico, residenti e domiciliate in Italia.
L'assegno unico universale viene determinato sulla base della condizione economica del nucleo familiare testimoniata dall'ISEE. L'importo dell'assegno è progressivo, a seconda della fascia di riferimento. Sarà più elevato al diminuire del valore dell'ISEE. Essendo una misura di sostegno universale può essere richiesto anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore a 40.000,00 euro. In tal caso si avrà diritto agli importi minimi dell'assegno previsti dalla normativa.
La nuova forma di sostegno alle famiglie viene versata per un anno a partire da marzo 2022 fino a febbraio 2023 a seguito di presentazione di apposita domanda sul sito o tramite contact center dell'INPS o rivolgendosi ai patronati. Per le domande presentate entro il 30 giugno l'Assegno sarà comunque retroattivo e dunque riconosciuto a partire dal mese di marzo 2022. Per le domande successive al 30 giugno, invece, spetterà dal mese successivo a quello di presentazione della domanda. Coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza non devono presentare domanda, in quanto l'Assegno viene versato direttamente sulla carta Rdc. L'importo dell'Assegno viene riconosciuto entro sessanta giorni dalla richiesta mediante accredito bancario, postale o con bonifico domiciliato.
Il suo importo non concorre alla formazione del reddito complessivo.
L'Assegno unico universale può essere richiesto da tutte le famiglie, indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori e senza limiti di reddito, per ogni nascituro a partire dal settimo mese di gravidanza, per ogni figlio disabile senza limite di età, per ogni figlio minorenne a carico. Ogni figlio maggiorenne a carico può concorrere all'ottenimento dell'assegno, fino al compimento dei ventuno anni, se frequenti un corso di formazione universitaria o professionale, se svolga un tirocinio o un'attività lavorativa con reddito annuo inferiore agli ottomila euro, oppure, se registrato come disoccupato e in cerca di lavoro presso i servizi pubblici per l'impiego, se svolga il servizio civile universale.
Questi i requisiti: essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell'UE o suo familiare, essere titolare del diritto di soggiorno oppure cittadino di uno Stato non appartenente all'Ue in possesso di permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo; essere soggetto al pagamento dell'imposta sul reddito in Italia; essere residente e domiciliato in Italia; essere o essere sia stato residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero sia titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.
Anche le coppie disgregate hanno diritto a richiedere l'Assegno unico universale, ma vi sono regole specifiche. Per il calcolo dell'importo viene considerata la situazione economica del genitore presso cui il figlio minorenne vive prevalentemente o con il quale il figlio maggiorenne risiede anagraficamente. In caso di affidamento condiviso del figlio minorenne o in presenza di un figlio maggiorenne, l'Assegno spetta al 50% a ciascuno dei genitori, salvo differente accordo tra di loro. Nel caso di affidamento esclusivo l'Inps eroga il contributo soltanto all'affidatario, sempre salvo diversi accordi tra i genitori.
Per maggiori informazioni consultare il sito ufficiale https://assegnounicoitalia.it, guardare il tutorial o ascoltare l'intervista della nostra concittadina, l'avvocata Monica Di Monte, intervistata da Odeon TV nell'ambito del programma "Eccellenza Italiane".