Il 4 marzo scorso, le classi quinte della Scuola Primaria “Angiulli” di Castellana-Grotte hanno assistito a uno spettacolo teatrale fantasioso e avvincente presso il teatro “Mariella” di Monopoli.
In scena, il grande racconto del Tempo diretto ed interpretato da Flavio Albanese. La storia racconta del Dio Crono: dall'origine del tutto attraverso il mito alla rivoluzione copernicana, in cui l'uomo scopre che la realtà non è quella che sembra, ovvero è il Sole il centro del mondo e la Terra immobile non è, per finire al Novecento, da Einstein ai Quanti, l'epoca in cui l'uomo ha cominciato a comprendere che non solo le cose non sono come sembrano, ma probabilmente tutto – come in teatro – è solo illusione.
Il testo, scritto con la consulenza scientifica di un professore di Meccanica quantistica dell’università Statale di Milano, è di Francesco Nicolini.
Tutto questo raccontato dall’attore con arguzia e meraviglia durante il monologo: il Tempo in persona, Crono, prima imperatore dell'Universo e poi, sconfitto dal figlio Zeus, sempre
meno importante, fino a sparire.
“Raccontare ad un giovane pubblico la storia del Tempo, dal Mito alla Meccanica Quantistica è divertente e utile. Si tratta di un modo per divertirsi studiando, per imparare ridendo,
e farsi le stesse domande che i più grandi Filosofi e Scienziati si sono posti nei secoli.
Domande semplici ma importantissime. Il Tempo forse non esiste, come forse non esistono gli Dei, ma è altrettanto vero che esistono tutte le cose in cui crediamo. “Le cose
esistono se tu le fai esistere” quelle Belle e quelle Brutte. Dedicato a chi crede e non smette mai di crederci”, sostiene Flavio Albanese.
Il giovane pubblico ha scoperto insieme al protagonista come il tempo è stato percepito dagli uomini, dalle origini ai giorni nostri, ma anche e soprattutto quanto la curiosità, da
Adamo in poi, sia stata il principale motore della storia. Mito e realtà, fascino e meraviglia si intrecciano nella vita come sul palcoscenico e sempre incantano il pubblico di tutte le età.