Partono le attività della nuova “Academy” castellanese riservata agli aspiranti giovani ciclisti, inserita nella Sei Sport del presidente Domi Intini. Presentata alla città, presso il Centro Studi Viterbo, si occuperà di avviare alle varie discipline ciclistiche, giovani dai 4 ai 16 anni.
Presenti il presidente Domi Intini con i dirigenti della Sei Sport, il presidente regionale della FCI, Giuseppe Calabrese, l’assessore allo sport Fabio Caputo ed un folto pubblico di atleti in erba e dei loro genitori, è stata presentata la struttura della nuova sezione affidata ai tecnici Angelo Lucarella e Massimo Sabatelli.
La struttura si avvarrà dell’esperienza di Ivano Antonacci che, dall’esterno, coordina le attività da lui stesso avviate negli scorsi anni, e dei genitori dei giovani atleti che contribuiranno fattivamente dal punto di vista organizzativo.
Ed è proprio Ivano Antonacci a parlarci della nuova Academy: ”La Sei Sport fa ciclismo amatoriale per gli adulti da diversi anni e con questa iniziativa ha esteso le attività agonistiche anche ai ragazzi più giovani, sia per il ciclismo su strada, che in pista, che con mountain bike. Si tratta quindi dell’evoluzione di un’attività già svolta. I ragazzini associati sono di Alberobello, Putignano e Castellana e già da questo mese partono le gare. Intanto domenica 7, dalle ore 10 in piazza Garibaldi, c’è una open day gratuita con i nostri tecnici che faranno provare la bicicletta in un percorso appositamente preparato ai ragazzi che si avvicinano a questo sport. A fine mese ci sarà la prima gara a Ruvo di Puglia”.
Traspare tanto entusiasmo nelle parole di Antonacci che svolge un ruolo da trascinatore, ma che tende a minimizzare con molta modestia il proprio apporto. Il dirigente così continua: “Il nostro scopo è sicuramente quello di fare ciclismo agonistico, ma è anche quello di impartire lezioni di educazione stradale, partendo dalle norme più elementari come tenere la destra, affrontare le rotonde, rispettare gli stop. Seguo da otto anni i ragazzini ed ho scoperto che ci sono alcuni ragazzi che non conoscono la base della convivenza stradale. Vogliamo insegnare loro come andare in bicicletta e curare la sicurezza”.
Come tutti gli sport, rivolgersi ai più giovani serve anche ad abituarli alla convivenza, alla competizione leale, a farli stare più a contatto con la natura e curare la propria crescita armonica, piuttosto che passare ore con telefonini e tablet. E’ quindi una iniziativa molto lodevole.
“Gli educatori devono dedicare ai bambini tanto tempo – conclude Antonacci – lo scopo dell’iniziativa è anche quello di rafforzare lo spirito associativo. Tutti partecipano dando quello che possono. Ad esempio il sito internet (www.seisport.it) è stato preparato da uno dei nostri ragazzi, i social vengono gestiti da due genitori, come anche la parte amministrativa. Facciamo tutto con le nostre risorse sostenuti dalla nostra passione per il ciclismo”.