Uno spettacolo-convegno per ricordare Michele Viterbo (1890 - 1973), storico, amministratore e politico castellanese, è quella che avrà luogo il prossimo 6 aprile, a partire dalle ore 19:30, nelle sale del Museo Speleologico ''Franco Anelli'', alle Grotte di Castellana.
La serata, organizzata dalla Sezione Cultura del Circolo Pivot di Castellana-Grotte presieduto da Federico Simone, vedrà la relazione del giornalista Sebastiano Coletta sul tema “Michele Viterbo: dalla passione politica al teatro” e la rappresentazione della commedia in due atti, composta da Viterbo nel 1909, “La Moglie Del Prefetto”, elaborata, messa in scena e diretta da Nico Manghisi con gli attori della Sezione Filodrammatica del Pivot.
Il cast dello spettacolo è composto da Luciano Magno, Mariangela Calcagnini, Raffaele De Leonardis, David Romanazzi, Gregorio Saracino, Pino Pascale, Nico Beffa, Vincenzo Montaruli, Vanna Recchia, Michele Micca Longo, Saverio Proietto, Lino Nachira. Scenografia affidata a Franco Giannuzzi, costumi di Antonella Gorizia (Charming), tecnico del suono Fabio Nitti.
"Nel 1911 Michele Viterbo fece rappresentare questa commedia scritta due anni prima all'età di diciannove anni. L'opera non risulta dotata di particolari valori artistici, né può vantare la presenza dei requisiti specifici della drammaturgia teatrale, d'altronde Viterbo non scrisse mai per la scena, ma risaltano invece in maniera più che evidente il punto di partenza e le finalità della stessa che si riassumono in una satira di costume coniugata agli intenti di denuncia e condanna dei sistemi politici ed elettorali del tempo. Egli stesso infatti, nel 1946, ebbe a scrivere sul retro dell'ultima pagina del copione manoscritto: rileggo dopo trentasei anni, è un lavoretto da niente, ma ci volle un bel fegato a farlo rappresentare nel Teatro di Castellana, dopo le elezioni del 1909 fatte a suon di quattrini. Tanto fa pensare che, da giornalista già ben affermato, avrebbe forse preferito pubblicare un articolo su tale argomento per una delle testate sulle quali scriveva, ma ciò gli avrebbe causato non pochi guai, denunce, inimicizie e porte sbarrate per il Suo futuro; la pièce invece Gli consenti di collocare l'azione in un luogo immaginario e di usare nomi di personaggi di pura fantasia. Il mio adattamento ha cercato di alleggerire, per quanto possibile, i toni altisonanti dei dialoghi originali dando ai personaggi una caratterizzazione meno formale e seriosa. Rappresentare oggi questa commedia significa soprattutto ricordare e fare omaggio alla illustre figura del suo indimenticato Autore. Quanto ai contenuti, alle trame descritte, alla tipologia dei personaggi e considerando, infine, quanto accade ancor oggi possiamo tranquillamente
concludere che... Nihil sub sole novum!", chiosa Nico Manghisi.
Per informazioni e prenotazioni: cell. 392-2123873