Quando ViviCastellanaGrotte ha iniziato a interessarsi del crescente fenomeno della violenza di genere, correva l'anno 2013.
Da allora, l'attenzione collettiva nei confronti di quelli che erano episodi sommersi, si è accresciuta. Da allora, ogni anno, ViviCastellanaGrotte ha dedicato momenti pubblici, con predilezione per il coinvolgimento delle alunne e degli alunni castellanesi, al femminicidio.
Negli ultimi anni, poi, dalla consapevolezza che, assieme a un sostrato patriarcale, vi siano motivazioni di carattere sociologico-culturale alla base degli episodi di violenza di genere, ViviCastellanaGrotte ha proposto eventi focalizzati su temi quali l’educazione di genere, il divario nelle possibilità educativo-professionali, gli stereotipi nella comunicazione, l’empowerment femminile, l’emersione di risorse latenti, l’autodeterminazione e lo sviluppo del potenziale personale.
Se nei primi anni era difficile sollecitare un dialogo con le vittime di violenza, con estrema positività rimarchiamo quanto accaduto quest'anno.
A pochi giorni dalla ricorrenza del 25 novembre, quella “Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne” istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999, una nostra concittadina vittima di violenza ha sollecitato un incontro per raccontare la sua esperienza, affinché da tanta sofferenza possano generarsi utili riflessioni nella comunità castellanese. Abbiamo chiesto che l'intervista avvenisse nell'anonimato a tutela della protagonista.
Servizio di Daniela Lovece, immagini di Domenico Ladogana