Pensate, solo per un momento, di entrare nel nostro stupendo palazzo comunale, staccare i dipinti dell’amato Sergio Nicolò de Bellis e squarciarli, con una lama.
Pensate, solo per un momento, di visitare la nostra Biblioteca Civica, accatastare i preziosi volumi lì custoditi datati dal XVI secolo ad oggi, e bruciarli.
Pensate, solo per un momento, di raccogliere le vostre foto più care e strapparle, in mille pezzi.
Come vi sentireste? Senza storia. Senza futuro. Con una ferita al cuore e alla mente che mai potrà essere ricucita. Perché un uomo senza storia non è un uomo.
Dove dovrebbero poggiare le nostre radici? Su quali codici dovremmo confrontarci e imparare? Come potremmo evolverci verso il perfetto e l’infinito?
ViviCastellanaGrotte tratta giornalmente questioni legate alla cittadina delle grotte, ma considerando la situazione internazionale che incombe durante queste ultime settimane nei territori orientali, non abbiamo potuto non sentirci in dovere di esprimere l’ignobiltà dei gesti della distruzione di siti archeologici, monumenti e reperti unici. Non contando il fatto che un grave e silenzioso dolore di perdita della memoria materiale ci ha tagliato l’anima.
Con questi brevi pensieri vorremmo farvi comprendere, ancora più a fondo, l’impensabile situazione di devastazione che volteggia in quei territori, una volta persiani e seleucidi, che vedono, in queste ore, svolazzare la bandiera nera del Califfato.
Non vi sono certezze sulle immagini che impazzano nel web ma se tutto questo fosse veritiero, la distruzione dell’essere umano sarebbe alle porte, perché se distruggi la Storia distruggi te stesso.