Ancora una prestazione deludente con sconfitta al tiebreak a Mondovì.
C’è tanto da lavorare per mister Gulinelli e per la dirigenza della New Mater perché la squadra recuperi la condizione psicologica adatta per affrontare la durissima parte finale del campionato nazionale di serie A2 di pallavolo maschile.
Si era sull’1-2 a Mondovì dopo aver dominato il terzo set. Vincendo l’ultimo set c’erano le condizioni per la BCC di recuperare tre punti sulla capolista Bergamo, battuta nell’anticipo a Santa Croce, e su Cuneo secondo in classifica, sotto 2-1 a Brescia, ma l’invidiabile continuità di inizio campionato dei gialloblu si smarrisce ancora una volta. La Synergy Mondovì ribalta il risultato e vince 3-2 (20-25, 25-21, 16-25, 25-14, 15-8) e così la ghiotta occasione svanisce, Cuneo vince al tiebreak e si recupera un solo punto sul Bergamo.
Niente di irreparabile, ma bisogna cambiare rotta. Ormai da diverse giornate la squadra è capace di dominare nettamente, ma anche di perdere lucidità nei momenti difficili e di non avere la forza di reagire. E’ successo anche stasera in casa dell’ultima in classifica.
Un primo set giocato in scioltezza, un secondo perso in po’ in affanno, quindi un altro set letteralmente dominato, poi due set a dir poco imbarazzanti, forse i peggiori visti finora.
Mister Denora Caporusso, tecnico barese del Mondovì, schiera Arinze (top scorer della gara con 35 punti) opposto al palleggiatore Piazza (3), Ceban (8) e Caldano (3) al centro, Mazzon (7) e Cianciotta (20) laterali, Raffa libero. Entrati Boscaini, Giacchele, Camperi e Lusetti, non entrati Fenoglio e Meschiari.
Flavio Gulinelli per la BCC risponde con Theo Lopes (25) opposto a Izzo, Presta (6) e Truocchio (12) centrali, Tiozzo (12) e Borgogno (16) schiacciatori, Toscani libero. Entrati Fiore (3), Santambrogio, Arienti (1), Capelli e De Santis, non entrato Zanettin.
Si parte con la BCC subito padrona del campo (5-8). I piemontesi, trascinati dall’eccellente opposto nigeriano Arinze e dal campione mondiale under 21 Nicola Cianciotta (barese cresciuto nella Materdomini e trasformato da centrale a martello), non riescono ad avvicinare la New Mater che controlla agevolmente (14-16, 16-21) e chiude il set 20-25.
Stesso predominio nel secondo set, ma solo nella prima parte. Sul 12-14 il Mondovì reagisce, pareggia a 15 e sorpassa (17-15). Entra Fiore e la BCC impatta a 17, ma i monregalesi si riportano avanti (19-17) e la BCC non riesce a contenere il nigeriano che chiude il set 25-21 .
Nel terzo parziale la New Mater riparte con il piede giusto (4-8). Si esalta (4-10) e le riesce tutto al meglio (12-16, poi 14-21). Si rivede la squadra concreta di inizio campionato e si va rapidamente al 16-25.
La BCC è lanciata e, come già detto, ci sono le premesse per un bel passo avanti in classifica, ma al rientro in campo le illusioni svaniscono subito perché Il Mondovì sembra trasformato. Gioca con attenzione, la BCC soffre (8-3) e comincia a commettere errori banali. Si vede un Mondovì spavaldo ed una New Mater in difficoltà. Gulinelli prova a cambiare qualche giocatore, ma la musica non cambia, la squadra gialloblu è allo sbando, è irriconoscibile. 12-6, 16-7, 21-10, 25-14: una progressione imbarazzante.
Un tiebreak ampiamente meritato per la squadra di casa che non è nuova a questo tipo di finale, anzi, è l’unico che conosce perché i suoi otto punti sono frutto di tre tiebreak vinti e due persi, per il resto solo sconfitte nette. Ma se la discontinuità è comprensibile per una squadra giovane ed inesperta, non lo è invece per una squadra determinata e compatta come pure ha dimostrato di essere la New Mater.
Il tiebreak è l’impietosa continuazione del quarto set. Subito avanti Mondovì (5-0), cambio campo sull’8-2 ed una sola squadra in campo fino al 15-8 finale.
“Non ci sono giustificazioni tecniche per questa alternanza di rendimento”, è il parere del direttore sportivo Bruno De Mori a fine gara, “Prima eravamo una squadra che nessuno si aspettava, adesso che abbiamo la responsabilità di confermare il nostro ruolo da protagonisti, c’è una sorta di paura che ci blocca. Se riusciamo a prendere il vantaggio rimaniamo lucidi, ma spesso qualche momento di difficoltà ci rende incapaci di reagire, cominciamo a commettere errori e non ne veniamo più fuori. Mentre gli altri hanno voglia di lottare e di giocarsela fino alla fine, noi ci spegniamo, quasi demoralizzati, spaventati dall’idea di perdere il set e non riusciamo a venirne fuori. Dobbiamo lavorare su questo aspetto”.
(photo New Mater Volley)