Disputato il recupero della seconda giornata di ritorno del campionato nazionale di Tennistavolo di serie B1 tra la prima squadra dell’Asd Fiaccola e la Asd TT Città di Siracusa.
Dopo una maratona di quasi sei ore, passano i siciliani sul filo di lana 5-4 (3-0, 1-3, 3-0, 0-3, 3-0, 3-1, 0-3, 2-3, 3-2) e conquistano la serie A2.
La partita, inizialmente in programma a fine gennaio, ha messo di fronte la prima e la seconda della classe distanziate di soli due punti. Assolutamente favorita la squadra siciliana non solo per i due punti di vantaggio e perché avrebbe giocato in casa, ma soprattutto perché quei due punti a suo favore, furono conquistati all’andata in casa della Fiaccola (3-5). In caso di arrivo a pari punti, valgono i risultati negli scontri diretti e quindi la Fiaccola, non solo avrebbe dovuto vincere fuori casa, ma anche chiudere con un vantaggio superiore o almeno uguale a quello dell’andata.
Dopo questo risultato, con quattro punti di distacco e due partite da giocare, anche teorizzando due assai improbabili sconfitte dei siciliani, sarebbe l’esito degli scontri diretti a far passare Siracusa. Insomma, per quest’anno niente promozione sul campo, ma i ragazzi castellanesi ci hanno provato.
“Ce la siamo giocata fino alla fine – commenta capitan Beppe Coletta - siamo arrivati a questa gara molto carichi, abbiamo minuziosamente preparato la partita negli ultimi dieci giorni. L’unico rammarico è che ci è mancato un pizzico di fortuna, come già accaduto. Abbiamo incontrato una squadra solida con giocatori molto forti e molto esperti. Sapevamo che sarebbe stata difficile, ma ci abbiamo provato”.
E’ prematuro parlare del futuro, ma non possiamo fare a meno di chiedere a Beppe Coletta se la società può sperare in un ripescaggio o se è pronta a riprovarci. “Possibilità potrebbero anche esserci, ma noi siamo particolarmente concreti, non andiamo allo sbaraglio. Decideremo con calma non solo in base alle eventuali prospettive che dovessero presentarsi, ma anche in base alla disponibilità dei nostri giocatori”.
Ma torniamo a questa tiratissima gara.
Di fronte le stesse formazioni dell’andata: Manuel Moncada, Salvatore Ganci ed il bulgaro Petar Lubromov Vassilev per i padroni di casa, Gigi Coletta, Arnau Pons Sanuy e Simone De Vito con Beppe Coletta capitano, Matteo Lacitignola Brescia tecnico e Francesco Coletta come dirigente accompagnatore per l'Asd Fiaccola.
Arbitro l’esperto Massimo Napoli che ha vigilato al meglio sul corretto svolgimento della gara e gestito bene una lunga interruzione dovuta allo spegnimento fortuito di alcuni faretti.
Si parte con Ganci contro Gigi Coletta. Si difende bene il giovane castellanese, specie nel secondo set chiuso 18-16, ma alla fine cede il passo all’esperto avversario.
In campo Moncada contro Arnau. Primi due set equilibrati (11-9, 11-13), poi è solo Arnau (3-11, 4-11).
Tocca quindi al forte bulgaro contro Simone De Vito. Passa Vassilev non senza difficoltà.
La Fiaccola deve nuovamente recuperare e ci pensa Arnau Pons con un perentorio 0-3 contro Ganci.
E’ la volta di Vassilev contro Coletta. Si difende Gigi nei primi due set (11-9, 13-11), ma cede nel finale.
Siamo sul 3-2 ed ai siciliani basta vincere un’altra partita per la promozione. Moncada non si lascia sfuggire l’occasione riuscendo a prevalere su De Vito con un combattutissimo 3-1 (11-6, 14-16, 11-9, 11-9).
Siamo ormai sul 4-2, i giochi sono fatti, ma la Fiaccola vuole almeno provare a vincere questa gara.
Arnau, numero uno nelle statistiche per atleti, deve battere il numero tre della classifica e lo fa disputando una partita magistrale (5-11, 5-11, 5-11). Niente da fare per Vassilev.
Siamo sul 4-3 per i siciliani e De Vito deve battere Ganci. Non è affatto facile ma ci riesce vincendo per 2-3 e delegando tutto a Gigi Coletta nella sfida finale contro Manuel Moncada.
Il generosissimo giovane Coletta perde i primi due set, ma non demorde e riesce a recuperare. Si decide l’esito di questa lunghissima gara solo al tiebreak dell’ultima partita. È un risultato comunque di assoluto rilievo. L’impresa infine non riesce a Gigi, che deve cedere il passo al ben più esperto avversario.