Articolo per articolo, sono state indicate le parti da integrare, espungere o sostituire in base allo studio espletato dai rappresentanti dei Comuni di Grottaglie, Alberobello, Noci, Mottola, Castellaneta, Villa Castelli e Martina Franca. La sensazione che si riceve dalla lettura del documento, è la posizione critica delle Amministrazioni locali rispetto agli elaborati del consiglio regionale.
Vi si recita, infatti, che qualsiasi processo di pianificazione richiede tempi tecnici appropriati sia nella fase di anal isi e interpretazione ambientale, sia in quella della formulazione della proposta di Piano che nel momento delicatissimo e importantissimo di coinvolgimento della comunità territoriale interessata dal Piano, al fine di poter determinare una crescita culturale dei territori coinvolti. Il rischio forte e che si consegni al territo rio un Piano che, seppur orientato a tutelare completamente la sua componente naturalistica, si riveli inadeguato o inidoneo, nella sua parte propositiva per la gestione del territo rio nella dimensione più ampia, per le sue esigenze residenziali, turistiche e produttive e nell'ottica di un vero e possibile sviluppo compatibile.
La palla passa ora al competente organo regionale che, prima dell'approvazione definitiva, dovrà esaminare le osservazioni pervenute in tempo utile dalle istituzioni locali e dagli stakeolder.
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