'La Forbice'' periodico castellanese fondato nel 1975 e diretto da Bernardo Notarangelo dedica la copertina del numero di ottobre/novembre al 4 novembre, Giornata dell'Unità nazionale e delle forze armate.
Campeggia, infatti, sul numero 10-2021 della rivista retta dal sodalizio costituito da associazione Circolo dei lettori e degli autori, Libreria Piepoli e Circolo Pivot la foto del monumero ai caduti e ai dispersi in guerra del nostro cimitero comunale.
E si apre, difatti, con un contributo di Paolo Bruno ''Castellana onora i suoi caduti in guerra'' centrato sulle celebrazioni per la ricorrenza civile disposte dalla Civica Amminstrazione di Castellana-Grotte.
Segue un articolo di Mino Cardone sulla cerimonia di intitolazione di una via cittadina a Vitantonio De Bellis, ragioniere generale dello Stato dal 1919 al 1932, cerimonia che ha visto il gradito intervento di Biagio Mazzotta, ragioniere generale dello Stato in carica.
Maria Napoleone, insegnante in pensione, ricorda Antonietta De Bellis Di Masi, docente di francese per generazioni e generazioni di alunni, donna colta e raffinata, memoria indelebile in quanti abbiano avuto il privilegio di incontrarla.
A seguire, il poeta e scrittore Scipione Navach sulla cerimonia di conferimento del Premio Pivot e del Premio ''Pierino Piepoli'' e Pino Mastrosimini, docente in pensione, su Dante, nel settecentesimo anniversario della morte. Giuseppe Miccolis recensisce ''Anna che sorride nella pioggia'', edito da Sperling e Kupfer, di Guido Marangoni; Paolo Lorussi propone un suo componimento poetico.
Per ''Una strada, una storia'', Pino Pace racconta vita e opere di Rodolfo Malorgio; Nicola e Giuseppe Matarrese ricordano Felice Cavallotti. Il magistrato Marco Rossetti ricorda Onofrio Fanelli, magistrato d'appello castellanese. Poi, la scrittrice Tinta Anna Valentini sulla fiction ''Vestivamo all'italiana'' e Piero Fabris, critico e scrittore, sull'edizione annuale del Bif&est, Bari International Film Festival. Sempre Fabris recensisce ''Sciamani, arabe fenici, banane gialle e mambo'' di Waldemaro Morgese, Giazira scritture.
Mino Cardone traccia un interessante ritratto di un capostipite di commercianti castellanesi, Damiano Gentile, recentemente scomparso. Infine, Antonio Losavio ricorda la Battaglia di Lepanto del 15741, nel suo quattrocentocinquantesimo anniversario.