Il Circolo Pivot, in collaborazione con l’APE Associazione Pugliese degli Editori e il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Castellana-Grotte, darà luogo alla decima edizione del Mese della Memoria, nel 70° anniversario dell'abbattimento dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, il più noto tra i campi di concentramento e sterminio.
Venerdì 30 gennaio 2015, alle 20:30, presso la sede del circolo, si terrà lo spettacolo-concerto “Io e Myriam”, scritto e diretto da Giovanni Gentile, interpretato da Antonella Carone, Vito Liturri e Marco Boccia, con le coreografie di Paola Scopettuolo, i costumi di Rosa Lorusso. Il lavoro fluido e godibile abbina, ad una discussione didattica, una tematica sociale che tocca il periodo storico dalla metà del novecento alla nostra società multietnica, centrando l’attenzione sull’olocausto fino ai campi di prigionia dell'ex-Jugoslavia.
Martedì 3 febbraio, alle 18:00, nella sala delle cerimonie del Palazzo Municipale, Mario Castellana, docente di epistemologia all’Università di Lecce presenterà il suo “Helene Metzger, la scienza, l’appello alla religione e la volontà umana”, Pensa multimedia. L'autore è stato già ospite della Confraternita dell’Immacolata con il volume sui discorsi a sfondo scientifico di Papa Giovanni Paolo II. Interverranno il sindaco Franco Tricase, il presidente del Circolo Pivot Federico Simone, l’assessore alla cultura Maurizio Pace e il librista Antonino Piepoli.
Martedì 10 febbraio, sempre alle 18:00, sui saloni del palazzo Picella in via Tommaso Pinto 32, serata conclusiva della rassegna con Remo Calcich autore di “Italiano con la coda”, Besa editrice. Un romanzo che è anche racconto autobiografico, di un istriano nato a Pola nel 1940, da padre veneto e madre dacorumena. Scampato a 6 anni, alla strage di Vergarolla del 1946, si trasferirà in un campo profughi pugliese vicino Brindisi. Dopo i saluti istituzionali, accompagneranno l’autore, l’istriano castellanese di Pola, Onofrio Mazzarelli e la docente di lettere dell’Itcg “Pinto-Anelli”, Antonella Sasanelli.