Da Gerardo Magro, dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo ''Angiulli - De Bellis'' di Castellana-Grotte, gli auguri per la Santa Pasqua e il punto su questo primo mese di didattica a distanza.
Nell’approssimarsi della Domenica di Pasqua, vorrei rivolgere il mio augurio più sincero a tutta la comunità dell’Istituto Comprensivo “Angiulli - De Bellis”, che dirigo. È un augurio di speranza e di rinascita, quello che vorrei fare; un augurio che in questo periodo di angoscia e tristezza, che ci ha restituito alla limitatezza della nostra umanità, assume un valore unico e speciale. Che sia Pasqua di speranza per tutti noi e che il Cristo Risorto possa donarci la forza per affrontare, con resilienza e coraggio, il cammino che manca per “la rinascita” che noi tutti attendiamo, dal punto di vista sanitario ed economico.
Permettetemi, però, di approfittare dell’augurio di Pasqua per esprimere gratitudine a tutti coloro che stanno contribuendo a realizzare un’idea di scuola, che mai avremmo immaginato. Il mio “grazie” va al Direttore, Domenico Antico, e a tutto il personale non docente, che anche da lontano sta conducendo la macchina burocratica e organizzativa. Un “grazie” speciale va ai “miei” docenti, impegnati, con grande sforzo umano e professionale, con grande senso di responsabilità, da più di un mese, a creare una scuola mai vissuta, una scuola, restando a casa.
Con il loro impegno hanno, infatti, dimostrato un grande senso di responsabilità morale e sociale, un rilevante senso di appartenenza ad una istituzione scolastica, trasformando concretamente l’idea di scuola come “comunità educante”, al servizio dei nostri alunni e delle famiglie, che hanno riposto nella nostra Istituzione Scolastica la propria fiducia. Certo è maturata in questo periodo la consapevolezza che mai un collegamento virtuale potrà sostituire la quotidianità in classe, l’abbraccio della maestra, lo sguardo del professore, la stretta di mano del compagno, ma la “Didattica a Distanza”, che i “miei” docenti hanno attivato, già dal giorno dopo la sospensione dell’attività didattica in presenza, si è rivelata l’unica, che in questo momento, riesca ad accorciare la distanza, alla quale siamo stati costretti ad adattarci, e ad evitare l’isolamento e la solitudine dei nostri alunni.
Sono consapevole che le giornate dei docenti sono diventate più intense del solito, di fronte alla necessità di adattarsi e di rinnovarsi, cercando strategie e modalità per raggiungere i propri alunni. Ogni occasione è stata sfruttata dalla nostra scuola per continuare il percorso didattico e far sentire la nostra vicinanza, dando prova di solidità, forza e resilienza.
L’impegno di tutti spesso va al di fuori del normale orario di servizio. Ci si connette con alunni e famiglie anche di pomeriggio o di sera, talvolta anche di sabato o domenica. Uno sforzo encomiabile supportato dalla disponibilità, da uno spiccato senso del dovere e dal loro spirito di abnegazione.
Per tutto questo la mia gratitudine è davvero immensa. Un enorme ringraziamento va poi alle famiglie, soprattutto dei più piccoli, per tutto quello che stanno facendo a supporto dell’attività proposta dai docenti, attuando concretamente quella corresponsabilità educativa da più parti e più volte sottolineata. Un ringraziamento, infine, a tutti i nostri alunni, che con grande sforzo stanno affrontando questo momento, cogliendo al meglio le occasioni che la scuola sta offrendo, superando ogni forma di “ozio” e rassegnazione, evitando di disperdere energie e risorse.
A loro l’invito a continuare ad affrontare con impegno e determinazione quest’ultimo scorcio dell’anno scolastico, che, purtroppo, potrebbe continuare a distanza. Spesso mi piace usare la metafora del transatlantico per rappresentare la comunità scolastica. Anche in questa occasione sento di doverla tirare in ballo. Da diverse settimane è come se la scuola si trovasse in mezzo ad un oceano tempestoso e tutti insieme stiamo tracciando una nuova rotta, ognuno con i propri mezzi, mettendo in gioco le famose “competenze”. Tutti i membri della comunità dell’I.C. “Angiulli - De Bellis”, seppur fisicamente lontani, sono costantemente connessi e virtualmente uniti in questo difficile periodo.
Perché se è vero che la scuola, intesa come didattica, non può fermarsi, tuttavia ciò che mi sta a cuore in questo momento è la serenità dei bambini, certo che la ricchezza della relazione educativa va al di là della trasmissione del sapere. Per concludere mi piace prendere in prestito le parole di Papa Francesco per riflettere sul fatto che “in ogni situazione umana, segnata dalla fragilità…, la Buona Notizia non è soltanto una parola, ma è una testimonianza di amore gratuito e fedele: è uscire da sé per andare incontro all’altro, è stare vicino a chi è ferito dalla vita, è condividere con chi manca del necessario, è rimanere accanto a chi è malato, o vecchio o escluso…
L’Amore è più forte, l’Amore dona la vita, l’Amore fa fiorire la speranza nel deserto” Auspico con fiducia che tutti noi adulti e, soprattutto, i nostri alunni stiamo sperimentando la vera essenza dell’amare e dell’essere amato, per non sentirsi mai soli e che questa particolare condizione che stiamo vivendo offra l’opportunità di recuperare valori e rapporti umani, che durino per sempre”.
Il dirigente scolastico Gerardo Magro
Di seguito, alcuni video realizzati per raccogliere alcune iniziative e attività, didattiche e affettive, messe in atto nell’Istituto Comprensivo “Angiulli – De Bellis"