Riceviamo da Eugenia Rubino in memoria di Mimmo Daoli, l'operatore culturale castellanese - padre del World Dance Movement - scomparso due anni fa.
Anche oggi un sole lucente scalda l’inverno del cuore. Sono passati due anni, amico mio. Un tempo liquido, sospeso, in cui abbiamo dovuto ridisegnare le nostre
vite, dare un nuovo ordine alle priorità, riscoprire l’essenza delle cose, dei gesti semplici.
Eppure sembra un battito di ciglia… ed eravamo tutti assieme a festeggiare i compleanni dei nostri figli, a Lecce per un incontro sull’economia turistica, a chiacchierare sul divano nel vostro salotto, in pineta subito dopo l’ultima lezione di una delle classi del WDM… quanta vita, quanta gioia, quanta leggerezza.
In questi ultimi giorni in cui lo spettro della guerra si affaccia di nuovo sul palcoscenico internazionale, minacciando la flebile pace europea, penso al messaggio di bellezza, di condivisone, di euritmia del World Dance Movement. Per anni, centinaia di ragazze e ragazzi confluenti dai cinque continenti ci hanno dimostrato che il mondo è un villaggio che appartiene a tutti, che possiamo viverlo abbattendo le barriere filologiche, culturali e sociali attraverso il linguaggio della danza, della grazia, della passione per l’arte.
Grazie Presidente per la meravigliosa esperienza che il WDM ha rappresentato per noi, per la nostra Città, per le nostre ragazze e ragazzi.
È dalla consapevolezza che la costruzione e la condivisione sono l’unica strada percorribile nella vita e nel mondo che ripartiamo dopo questo tempo oscillante fra aperture e chiusure, fra lacerazioni dell’anima e nuovi progetti, fra l’agrodolce sapore del ricordo e la fame di nuova vita, e sempre queste pulsioni sono accompagnate dalla tua memoria, dalla tua essenza, dalla tua visione.
Torneremo a ballare qui a Castellana con il WDM, dopo due anni di assenza, di buio, di rinunce e ci nutriremo nuovamente di leggiadria, splendore e purezza.
Nel solco di quella tua capacità di accogliere, coordinare, sognare e realizzare vede la luce questa edizione del 2022, post pandemia, post mortem, con la gioia e la
voglia di contribuire alla crescita, per sentirci parte di un tutto migliore di noi stessi e delle nostre fervide intenzioni. Perché l’energia autentica, viva, pulsante non conosce il confine tra la vita e la morte e si trasmette e rigenera nei gesti, nelle parole, nei pensieri di chi resta.
E noi, amico fraterno, siamo tutti qui. A ricordarti, a celebrarti, a continuare a volerti bene. E cerchiamo di portare avanti quella tua idea di intreccio e di mescolanza di arti performative, quella CrossigArts. Ed è così che con Annalisa ci siamo veramente trovate…vicine, con lo sguardo nella stessa direzione, al di là dell’orizzonte. E dopo la rassegna “Con te Mimmo” e “La tenerezza del gesto” il cui nome è già poesia, è nata "Congiunzioni letterarie" con Giusy, che assieme a te ed Annalisa ha condiviso tanta vita.
Per continuare a fare di Artinscena, luogo dell’anima, quel centro in cui l’arte si esprime in tante forme ed assume colore e prospettiva e luce e materia, come a te
sarebbe piaciuto e come tu ci hai insegnato.
E allora, pensando a quello che ancora potremo fare e progettare e desiderare, che la tua assenza è meno greve. Perché ci accompagna la sensazione impalpabile e
netta che nulla è andato disperso.
Eugenia Rubino