Il suono della campanella d'inizio lezione e di quella dell’ultima ora dello scorso 9 giugno è stato insolito alla Scuola Secondaria di primo grado “De Bellis” di Castellana-Grotte.
Un inizio giornata che ha ridato una parvenza di normalità a una scuola che, per molto tempo, ha tenuto i ragazzi rigorosamente bloccati nelle bolle delle proprie classi; una giornata in cui, stando all’aperto, si è potuto eliminare l’uso della mascherina, che ha celato per troppo tempo la bellezza dei volti degli alunni; una giornata all’insegna della gioia scaturita dalla premiazione di studenti vincitori dei concorsi voluti dai docenti, che amano la scuola delle competenze, della ricerca-azione e del divertimento. Il team affiatato e intraprendente dei docenti della “De Bellis” ha lavorato in perfetta armonia per la realizzazione di progetti con finalità didattiche differenti. Nella festa di fine anno sono avvenute le premiazioni dei concorsi a premio “Pillole di scienze”, “Debate”, “L’urlo barbarico del sorcio” e “La lunga notte del cinebrivido” capitanati dai docenti Elena Inguscio, Giuseppe Lai, Maria Teresa Lastilla, Chiara Manghisi e Silvio Notarangelo.
Piena soddisfazione per gli studenti premiati con attestati, libri e medaglie e condivisione della loro gioia da parte dei partecipanti che hanno applaudito i compagni vincitori. Il dirigente scolastico Gerardo Magro, intervistato dalla docente di italiano Mancini Milena durante la diretta radiofonica di Radio De(ci)Bellis, disponibile in differita sul sito www.icangiullidebellis.edu.it, ha definito positivo l’anno scolastico 2021-2022 che, seppur ancora vincolato dalle ristrettezze sanitarie, ha permesso di mettere in atto una didattica in presenza e di riprendere attività e progetti inseriti nel curricolo della scuola.
Il Dirigente, che ha espresso le sue congratulazioni ai giovani alunni premiati, ha augurato, per il prossimo settembre, una ripresa nella piena normalità per permettere il successo formativo e la crescita di tutti i discenti della scuola. L’entusiasmo generale ha generato energia positiva e non ha risparmiato qualche lacrima, segno tangibile di una scuola vissuta che non veicola solo fredde conoscenze, ma un’esplosione di emozioni che determinano la sana crescita delle attuali generazioni.