I rappresentanti del centro-sinistra castellanese ci scrivono a proposito della circonvallazione: a loro parere, rischia di rivelarsi un'amara chimera.
Tanto tuonò che piovve e, finalmente, il progetto preliminare della circonvallazione ha avuto il suo primo e giusto bagno di folla. Ad oltre tre anni dall'approvazione del finanziamento regionale di 4,5 milioni di euro e dopo nove mesi dalla sottoscrizione del primo accordo di programma, il sindaco Tricase e il presidente della Provincia Schittulli – superando un evidente immobilismo che è nei fatti – hanno presentato in pompa magna l'opera descrivendo l'ennesima “giornata storica” per la nostra comunità. Solo una correttezza istituzionale “a metà” ha fatto si che, oltre ai tecnici provinciali e al competente assessore provinciale, a quel tavolo fosse seduto anche l'assessore regionale alle infrastrutture Giovanni Giannini a rappresentare un ente letteralmente ignorato nella stesura dello stesso accordo di programma.
Nel suo intervento l'assessore Giannini, oltre a rispedire al mittente le gratuite accuse di politici bugiardi avanzata dal presidente Schittulli, ha svelato due importanti e “scomodi” aneddoti. Secondo il primo, più strettamente legato all'opera, Provincia e Comune avrebbero continuato a nicchiare colpevolmente fino a pochi mesi fa, salvo poi ritrovare un sussulto d'orgoglio solo dopo le ripetute insistenze dello stesso assessore regionale al quale però il progetto non è stato ancora recapitato. Nel secondo aneddoto, più strettamente politico, l'assessore ha ricordato la sua partecipazione, nello scorso mese di luglio, all'incontro in villa comunale organizzato dai partiti del centro-sinistra sul tema, qualche settimana dopo un primo svoltosi nel circolo Pivot.
A otto mesi da quest'ultimo incontro – non solo disertato dal sindaco e dalla sua maggioranza ma persino osteggiato – i nostri timori restano intatti: i tempi stringati (l'opera dovrà essere realizzata entro il 2015) e il mancato coinvolgimento della cittadinanza in questi ultimi tre anni, pongono in seria difficoltà la realizzazione del progetto. L'idea di aver perseguito la strada di un unico tracciato possibile espone ora quest'opera fondamentale al forte rischio dell'ennesima occasione mancata, anche a causa dei diversi possibili contenziosi, che potrebbero innescare dei privati, proprietari delle aree individuate, e magari portatori di interessi legittimi. Di fatto sarà impossibile una seria valutazione di quale possa magari essere la soluzione migliore di tracciato dell’opera, per lavori che, comunque vada, saranno di inevitabile impatto ambientale per lo splendido territorio interessato.
Insomma un'opera che, da possibile occasione di sviluppo, rischia, per le responsabilità anche di questa amministrazione, di diventare una possibile ulteriore beffa per chi dovrà ancora aspettarla, o per chi magari la dovrà incolpevolmente subire.
Patrizio Caputo (Protagonisti del Futuro)
Domenico Bulzacchelli (PSI)
Paolo Iannattone (PD)
Francesco Valente