Una tradizione che si rinnova grazie alla tenacia di pochi: la messa campestre a San Bartolomeo di Padula.
Nel territorio di Castellana-Grotte, a ridosso del confine con la monopolitana di Chiesa Nuova, tra gli alberi da frutto e i muretti di pietra a secco, si staglia l'enigmatico profilo di San Bartolomeo di Padula. Poco conosciuta, specie da parte dei più giovani, la chiesetta è di antichissima fondazione. Silenziosa e solitaria, sopporta paziente il trascorrere del tempo ma, una volta all'anno, grazie alla tenacia di Angelo Totaro e della Ce.Ri.Ca., l'area esterna del tempietto si popola di castellanesi per la celebrazione della Santa Messa.
Succede nel pomeriggio del 24 agosto, giorno dedicato al Santo Apostolo. Il luogo si riappropria della sua antica funzione, quella di polo d'aggregazione per la comunità.