Riceviamo e pubblichiamo, dall'associazione Culturama, il bilancio dei primi tre anni di attività. Di cose ne hanno fatte: bene così.
A poco più di tre anni dalla sua fondazione, Culturama sente la necessità di frugare nelle sue tasche, di guardarsi indietro, di riflettere e ricordare. Ma non lo fa con l’intento di saziarsi e nemmeno perché nutra velleità egocentriche di ostentare il buono, il bello e l’utile.
Culturama ha bisogno di un umano bilancio, di rileggere le risposte a domande che ha fatto.
Culturama ha deciso di fermarsi e guardarsi attorno, riconsiderare lo spazio che s’è presa, la fiducia che s’è guadagnata: Culturama vuole riscoprire le certezze che ha trovato per le strade, nelle piazze, nei locali e nelle chiese sconsacrate. E ripartire.
La nostra associazione non è nata con un fine diverso dal fare qualcosa di buono per la nostra comunità, e quando, nel 2012, mosse i suoi primi passi nel contesto cittadino incontrò sostegno come pure resistenza da chi, scettico, non ne riusciva a vedere un futuro. Ed è così che ha dovuto farsi largo, ritagliarsi uno spazio, un vestito e un ruolo.
Oggi Culturama ha finalmente un nome per i nostri concittadini ed è riuscita a cogliere appieno la sua funzione. Perché non è affatto scontato riscuotere stima e positive opinioni da chi, dall’esterno, guarda alla nostra realtà senza conoscerne davvero l’impegno, la voglia e l’entusiasmo di chi ha sempre creduto di poter offrire un’opportunità, dentro le mura, ai castellanesi. E questo è un buon segno poiché è la prova evidente di una luce che traspare dai tessuti del nostro stare assieme, e di un’energia che si trasmette e trova sfogo attraverso le iniziative promosse in questi anni. Come inoltre, riteniamo sia un ottimo sintomo di un paese e di una comunità che sta guarendo da se stessa, che è finalmente capace di comprendere la ricchezza che può offrire, il valore che detiene. Castellana è sempre stata così bella, solo che non ce n’eravamo mai accorti.
E allora le serate in compagnia di buona musica, le affascinanti esibizioni teatrali, i momenti di comicità, gli spettacoli di danza e il tempo dedicato all’arte, alla letteratura e persino alla poesia, divengono il simbolo di uno spirito che rinasce, che coinvolge, che ricompone l’ordine e la bellezza di cui c’eravamo dimenticati.
E non si sorvoli sulle iniziative che direttamente hanno interessato tematiche attuali di una società che guarda avanti, ed eterni elementi che ci legano indissolubilmente alla nostra magnifica terra. Culturama ha tracciato un percorso da cui sarà difficile allontanarsi in futuro; ha diffuso la consapevolezza di vivere una realtà unica e preziosa e al tempo stesso ha condiviso con la comunità un messaggio importante: la responsabilità di proteggerla. Crediamo di aver bisogno di continuare, di andare avanti, con il vostro supporto e con lo stesso entusiasmo. Castellana ha bisogno di rivivere e di rindossare il vestito buono; di prendere cura di sé e di non vergognarsi più; di passeggiare a testa alta e di essere fiera di se stessa. Castellana ha bisogno di gridare il suo orgoglio e di dire che sì, rinascere era davvero possibile.
Culturama continuerà ad esserci e a mantenere promesse che, in realtà, non ha mai fatto. Culturama è per voi, Culturama è per Castellana.
Fabio Mancini
Culturama