Ci sono elementi del paesaggio soliti e cari, quasi invisibili per il tempo trascorso in loro presenza, sicuro elemento del nostro quotidiano cui non potremmo rinunciare.
Questa mattina, di buon ora, uno degli ulivi monumentali della zona Grotte è stato potato e asportato, in attesa di essere ricollocato in altra zona. In questo momento, è depositato in attesa della collocazione definitiva, a quanto ne sappiamo.
Nella foto concessaci da Rosa Ivone, membro di quella famiglia Sabbatelli che alle Grotte ha messo radici da una sessantina d'anni, essendo la titolare del primo Tabacchi gestito dal capostipite Tonino, si nota il mezzo meccanico in procinto di terminare l'espianto.
Si tratta, com'è comprensibile, di un'operazione prevista, autorizzata e regolare. Com'è noto, da un paio d'anni sono in atto le "opere di miglioramento funzionale di accesso alla zona delle grotte e di riqualificazione del piazzale e dei percorsi esterni di ingresso alle grotte...".
Trattandosi di ulivi secolari, poi, sottoposti a particolare tutela, di certo non mancava il permesso del competente organo regionale. Ma non si può non riflettere su come, nel 2016, non si possa dar luogo alla progettazione di sacrosanti miglioramenti della viabilità, messe in sicurezza, riqualificazioni e ammodernamenti senza togliere dal loro posto dei patriarchi verdi.
Verrà il giorno in cui si penserà l'organizzazione dello spazio a partire da loro, quale punto imprescindibile del nostro passato e del nostro futuro?
(ph. Rosa Ivone)