Giovanni Bianco, classe 1916, avrebbe compito 100 anni il 24 dicembre prossimo. Qualcuno, lassù, ha deciso di farglieli compiere tra gli Angeli. Certo, con lui presente, non ci sarà da annoiarsi perché Giovanni aveva tanto da raccontare.
Un secolo di vita, due guerre mondiali, il boom economico, il ’78, la terza Repubblica, un matrimonio, cinque figli e tanti nipoti e pronipoti. Davanti ai suoi occhi sono passate più di tre generazioni. Un uomo dai mille colori non solo per ciò che la Vita gli ha donato, ma ancor più per le sue passioni.
Io Giovanni l’ho conosciuto nel 1992. Eravamo vicini di casa e lo siamo stati fino a poche ore fa, quando ha deciso che era tempo di andare. Amava leggere, informarsi, scrivere, confrontarsi, ascoltare. Mi diceva sempre “Non smettere mai di leggere, solo così puoi tener vivo lo spirito e la mente”. Ogni mattina Giovanni acquistava La Gazzetta del Mezzogiorno, ritagliava gli articoli e gli eventi più importanti della giornata, gli raccoglieva in un diario che custodiva nel suo studio sulla sua scrivania e difianco vi appuntava sempre un pensiero, un commento. Era un piacere chiacchierare con lui. Sapeva consigliarti e strigliarti “Eh voi giovani, se aveste fatto la Guerra!”. Attivo anche a livello locale, numerosi sono stati i suoi contributi pubblicati dai periodici castellanesi.
Dipingeva Giovanni. Nel tempo libero amava disegnare non solo per lui, ma ancor più per gli altri. Ogni mattina di Natale, fino a pochi anni fa, alle ore 8:00 in punto il campanello suonava ed era lui. Ci donava un pensiero da lui realizzato: quadretti in legno dipinti che, a tutt’oggi, custodiamo gelosamente non solo appesi alle pareti ma ancor più nel nostro cuore. Oggi Giovanni voglio ricordarlo così insieme a tutto lo staff di ViviCastellanaGrotte. Attraverso un servizio girato qualche anno fa per la ricorrenza del 14 febbraio, San Valentino, quando, insieme alla sua compagna di Vita, ci ha aperto le porte della sua casa per raccontarci l’Amore. E voglio anche ricordarlo mentre, da un balcone all’altro, prima di abbassare le tapparelle serali, io e Giovanni ci salutavamo dalla finestra augurandoci una buona serata.
Ciao Giovanni, domani mattina non dimenticare di acquistare il tuo giornale. Tanto ne sono certa, hai già prenotato una copia dal giornalaio in Paradiso.
Marina Proietto