Tra Presepe vivente e le tante Natività allestite nei plessi dell'Istituto comprensivo ''Tauro-Viterbo'' di Castellana-Grotte, viaggio alla alla ricerca dello spirito del Natale.
Suggestivo il Presepe vivente allestito nel giardino della Scuola primaria "Giacomo Tauro", a cura delle classi quinte; tra le luci e i colori, è stato un grande successo per emozioni e partecipazione collettiva. Tra antichi mestieri e mercatini di Natale, un evento di grande riscontro nel programma allestito dall'istituto.
Bellissimi i presepi allestiti dalle alunne e dagli alunni. Nella Scuola primaria "Tauro" è visitabile il presepe ''Dal buio alla luce''.
Spiegano i realizzatori: "Il presepe è la rappresentazione della nascita di Gesù, creata dalla volontà di San Francesco, che, dopo il suo viaggio a Betlemme, volle rievocare la scena della Natività nel paese di Greccio. Simbolo del Natale, viene rappresentato in ogni paese. Quest’anno abbiamo deciso di soffermarci sulla simbologia, piuttosto che su una rappresentazione classica. Abbiamo mantenuto il tema centrale della nascita, la nascita di un bambino. L’immagine da noi scelta, un piccolo con una farfalla sul naso. La nascita di un bambino è sempre un evento miracoloso, un insieme di emozioni importanti, l’attesa, la cura, la gioia, la speranza, noi aspettiamo ogni anno la nascita di un bambino speciale, nato per portare pace, amore e speranza che tutto possa andare per il meglio. Gli uccelli in volo gruppale simboleggiano il collegamento tra il cielo e la terra. L’uccello nella storia ha assunto diversi significati, in religione in arte, in ogni parte del mondo si connota di significati importanti, ma tutti richiamano all’idea di messaggero, noi abbiamo affidato a loro i messaggi dei nostri bambini, messaggi sul senso del natale, della pace, dell’amicizia, della solidarietà e dell’accettazione. Sono insieme perché oggi, nel nostro mondo serve fare unione, i social, le tecnologie ci stanno portando ad un isolamento, ma il gruppo è una risorsa perché unione di tante unicità. Un mondo senza fiori cosa sarebbe? Il fiore incarna l'amore, l'affetto e la prosperità; inoltre è simbolo di onore, valore e nobiltà d'animo, insieme all’albero simbolo di nascita e rinascita. L’albero è forza perché si basa su solide radici, l'albero si rinnova e rivive ininterrottamente, alimentandosi dalla fonte sacra della Terra che va tutelata e amata. Il nostro quadro va osservato nella sua interezza, è un’esplosione di colore, ma tutto parte dal non colore, un albero spoglio che fonda le sue radici nelle brutture del mondo, ma da queste riesce a riprendere vita. Il nostro mondo sta attraversando tante difficoltà, ma il messaggio che dobbiamo passare alle nuove generazioni e che anche nei periodi più difficili della vita, possiamo ritrovare la forza per ricominciare. Osservarlo porta serenità, e riscalda il cuore. Noi vogliamo augurare a tutti, serenità, vogliamo augurare a quelle persone che pensano che non valga vivere la Vita, che da ogni difficoltà si può rinascere come la fenice. Dobbiamo imparare a chiedere aiuto, a essere gruppo, a non pensare che tutto possa essere possesso, dobbiamo amarci di più e sorridere a questa difficile, ma meravigliosa vita”.
Il Presepe allestito alla Scuola secondaria di I grado "Silvia Viterbo" si intitola "Noi diciamo stop". Quest’anno le ragazze e i ragazzi dell'istituto, attraverso la realizzazione della Natività, hanno colto l’invito a essere “artefici della cultura della pace”, dalla lettera enciclica Pacem in terris "Sulla pace fra tutte le genti nella verità, nella giustizia, nell'amore, nella libertà" di papa Giovanni XXIII dell'11 aprile 1963. Con diversi simboli si sono voluti rappresentare tutti quei diritti che, in questo momento, sono “calpestati” e sino a quando l’esistenza di ogni uomo e donna, nella sua diversità, unicità e nella possibilità di essere se stessi, sarà violata, non potrà esserci la pace. Guidati dal team di Sostegno e con la collaborazione degli insegnanti di Arte e Religione, nell’ambito delle attività proposte nel Laboratorio d’Inclusione, gli alunni e le alunne hanno creato una Natività utilizzando diversi materiali di riciclo (polistirolo, tappi e bottiglie di plastica, cartone, tessuti…), con l’intento di dimostrare anche come, con poco materiale e tanta creatività, sia possibile mettere insieme la tradizione del Presepe e la tutela dell’ambiente. Siamo abitanti e parte attiva della “casa comune” in cui viviamo e spetta a noi migliorarla.