Le nostre strade extra-urbane sono periodicamente afflitte dal problema. Le discariche di materiali in amianto sorgono come funghi, in una notte nascono, in un pomeriggio spariscono per sorgere altrove - lo strano fenomeno denominato "amianto ballerino".
Vengono costantemente alimentate da imprese e privati che mal digeriscono l'esosità dei costi di smaltimento. Le ultime immagini sono di poche settimane fa, con una nuova discarica in via Foggia di Maggio.
L'associazione castellanese Castellana 2.1, nell'ultimo anno, molto si è spesa per sollevare l'enormità del problema. Anche il consigliere di minoranza D'Alessandro, in seno all'assise comunale ha più volte evidenziato il fenomeno. Per non parlare del manifesto recentemente sottoscritto da Castellana Bene Comune coalizione del centro-sinistra castellanese nel quale, accanto alla questione delle tariffe TARES, si ricorda la vergognosa pratica.
Periodicamente, c'è da dire, la nostra Amministrazione ha provveduto a ripulire le periferie. Somme a tre zeri: la bonifica delle discariche di amianto costa alla collettività decine di migliaia di euro.
Finalmente una notizia che potrebbe invertire la rotta. A partire da gennaio 2014, la bonifica dall'amianto rientrerà nel, cosiddetto, ecobonus approvato dal Governo con il decreto legge 63/2013. Fino al 65% delle spese, regolarmente fatturate, sostenute per lo smaltimento dell'amianto potranno essere detratte dai propri redditi in sede di dichiarazione.
Insomma, smaltire illegalmente non conviene. Diffondiamo la buona notizia, facciamo in modo che arrivi dappertutto, anche nelle teste più resistenti.