Concluso il progetto "AmiciNostriLab" del Gruppo Teatrale “Amici Nostri” di Castellana-Grotte con la rappresentazione de “Torta di mele”. In scena, i piccoli partecipanti al termine del loro percorso teatrale.
A seguire, il gruppo adulti ha presentato “Il Tazzamostro”, un piccolo dono teatrale per i più piccini; la storica componente del gruppo Maria Sabbatelli ha intrattenuto i presenti con un simpatico intermezzo comico.
Entrambi i testi di AmiciNostriLab sono nati dalla penna di Adriana Coletta, conduttrice e referente del progetto, ma raccolgono le idee dei partecipanti. Ciascuno di loro ha, infatti, contribuito a costruire un nuovo gioco teatrale e soprattutto una nuova esperienza di gruppo. Ancora una volta il teatro si è fatto strumento per la crescita e la socializzazione.
L’occasione è stata utile anche per celebrare la LV "Giornata Mondiale del Teatro". Prima di lasciare la scena, ai piccoli e grandi di AmiciNostriLab, infatti, si è proceduto alla lettura del consueto Messaggio Internazionale, quest’anno a firma dell’attrice francese Isabelle Huppert. Un messaggio pieno di storia, di evoluzioni e di esperienze teatrali, che si conclude prestando “attenzione ai vantaggi inimmaginabili apportati dal teatro”.
Quelle stesse opportunità che gli “Amici Nostri” si impegnano nel loro piccolo a coltivare e che si augurano possano essere sempre più condivise dal pubblico, dai concittadini e soprattutto dalla scuola e dalle istituzioni, con la speranza che prima o poi il teatro, a tutti i livelli e in tutte le forme, possa diventare ricchezza e caposaldo per le attuali e le future generazioni.
Per dirla con le parole della Hupper: "Il teatro per me è l’altro, il dialogo, l’assenza di odio. L’amicizia tra i popoli, non so bene che cosa significhi, ma credo nella comunità, nell’amicizia tra gli spettatori e gli attori, nell’unione di tutti quelli che il teatro riunisce, quelli che scrivono, che traducono, quelli che lo illuminano, lo vestono, lo decorano, quelli che lo interpretano, quelli che lo fanno, quelli che ci vanno. Il teatro ci protegge, ci dà rifugio. Sono convinta che ci ama, tanto quanto noi lo amiamo. […] Mi ricordo di un vecchio direttore di scena all’antica, che prima di sollevare il sipario, dietro le quinte, diceva ogni sera con voce ferma: Spazio al teatro!".