Lo scorso giovedì 25 gennaio, a Vedelago, piccolo centro in provincia di Treviso, un catellanese cinquantacinquenne, S.R., è stato tratto in arresto con l'accusa di concorso in sostituzione di persona, falsità privata in materiale commessa da privato in concorso e utilizzo indebito di carte di credito.
Fermato dai Carabinieri di Vedelago mentre transitava a bordo di una vettura dotata di lampeggiante con il suo sodale, il tarantino ventiseienne G.C., l'uomo aveva dichiarato di essere un funzionario spagnolo dello Stato del Vaticano. Dalla perquisizione del mezzo, però, sono state rinvenute carte di credito, documenti di varia provenienza e tutto l'occorrente per la falsificazione.
Su disposizione delle autorità, gli uomini sono stati condotti presso la Casa Circondariale di via Santa Bona nel capoluogo veneto.
Il nostro concittadino non era nuovo a problemi di carattere giudiziario. Sempre all'insegna di una certa "creatività", nel 2001 aveva cercato di fingere il suo decesso; facendosi passare per avvocato e inoltrando a tribunali e procure un finto certificato di morte, infatti, aveva chiesto l'archiviazione dei carichi pendenti per decesso.
In carcere per diversi reati, ne era uscito nel dicembre del 2016. Nel marzo del 2017, era stato sorpreso mentre, fingendosi un militare, identificava i passanti e i negozianti nella stazione ferroviaria di Sollicciano, vicino Firenze.
Davvero una notevole fantasia, insomma, quasi come il protagonista del film di Spielberg del 2002 "Prova a prendermi", dal romanzo autobiografico "Catch Me if You Can" di Frank Abagnale Jr. Anche qui vi sarà un happy end?